Bayer


BAYER


Cronistoria

La partnership “Friedr. Bayer et comp.” venne fondata nel 1863 a Barmen, ora un distretto della città tedesca di Wuppertal, nel Land del Nord Reno-Westfalia, per opera di due commercianti nel campo delle tinte, Friedrich Bayer e Johann F. Weskott.

L’obiettivo della compagnia era quello di produrre e vendere materie coloranti. Da poco tempo, infatti, era stato inventato il metodo per ricavare questi prodotti da catrami minerali. Già da subito l’azienda aprì delle filiali all’estero, e nel 1865 è già presente in USA con uno stabilimento ad Albany, New York.


FINE OTTOCENTO

Felix Hoffmann (Ludwigsburg, 21gennaio 1868 – Svizzera, 8febbraio 1946)

Nel 1881 la Bayer venne trasformata in una società per azioni con il nome “Farbenfabriken vorm. Friedr. Bayer & Co.” Nel frattempo, in questi 18 anni, la forza lavoro era passata da tre a più di trecento dipendenti. Alla fine del secolo l’azienda si sviluppa in una compagnia chimica con operazioni internazionali, sebbene la produzione di materie coloranti rimanga la principale attività. Venne costruito in questo periodo un laboratorio scientifico in Wuppertal-Elberfeld e nel 1888 venne istituito il dipartimento di farmaceutica sotto la supervisione di Carl Duisburg.

Nel 1899 venne lanciata sul mercato l’ASPIRINA (acido acetil-salicilico) che era stata sviluppata da Felix Hoffmann in una forma pura e stabilizzata.

Nel 1904 la Bayer introduce come logo la croce Bayer in cui il nome della compagnia è scritto sia in orizzontale che verticale. Nel 1912 il quartier generale, che era sito in Wuppertal dal 1878, si sposta a Leverkusen, Nord-Reno Westfalia.


INIZIO NOVECENTO

Con la prima guerra mondiale si apre un periodo di crisi per la compagnia dovuto alla perdita di mercato internazionale oltre che alla confisca di alcuni brevetti. Nel 1919 le entrate della Bayer raggiungono a malapena un terzo di quelle del 1913.

Nel 1925 la Bayer trasferisce, insieme alle principali compagnie chimiche tedesche, i suoi assetti nella “I. G. Farbenindustrie AG” (I.G.) e viene cancellata dal registri commerciale come compagnia, non così per la croce della Bayer che rimane il marchio dei prodotti farmaceutici della IG Farben. La ricerca e la produzione continua nel consorzio del Basso Reno operante nei siti di Leverkusen, Dormagen, Elberfeld e Uerdingen, rivolta soprattutto verso i settori dei coloranti, della chimica e della farmaceutica.

Agli inizi degli anni ’30 del novecento viene sviluppato il PERBUNAN e Otto Bayer inventa nel 1937 i poliuretani.


META’ NOVECENTO

Gerhard Domagk (Łagów, 30ottobre 1895 – Königsfeld im Schwarzwald, 24aprile 1964)

In questi anni, Gerhard Domagk scoprì gli effetti terapeutici dei sulfamidici. Con la fine della guerra, la IG Farben viene smantellata e riappare la Bayer nella Repubblica Federale Tedesca (1951). Ancora una volta la compagnia deve ripartire da capo e ricostruire i suoi legami con mercati internazionali.

Negli anni ’50 la Bayer entra nel settore petrolchimico fondando a Dormagen la “Erdolchemie GmbH” insieme alla “Deutsche BP”. Nel 1952 la “Agfa”, appena fondata e attiva nel campo della fabbricazione di materiali fotografici, divenne una sussidiaria della Bayer. Nei primi anni sessanta la compagnia ha una forza lavoro di circa 80.000 mila dipendenti con un fatturato di circa 5 miliardi di marchi tedeschi. La Bayer in questo periodo è attiva nella ricerca e produzione di materiali per l’industria chimica, agrobiologica, termoplastica, dei coloranti e delle fibre sintetiche oltre che nella farmaceutica.

Nel 1973 viene fondato a Brunsbuttel il quinto sito produttivo tedesco. Nel 1978 la Bayer acquisisce la “Miles Laboratories” e consolida la sua posizione di leader mondiale nel campo farmaceutico, dopo che aveva acquisito nel 1974 la “Cutter Laboratories Inc”.


FINE SECOLO

Pubblicità dell’Alka-Seltzer

In questo modo diventano parte del portfolio della compagnia prodotti come l’Alka-Seltzer e le vitamine Flinstones. L’acquisizione della Miles Laboratories ebbe probabilmente un significato particolare dal momento che proprio tale compagnia aveva commercializzato l’aspirina in USA e Canada quando la Bayer perse il suo brevetto in questi stati nel 1917. Negli anni settanta si intensificano gli sforzi di ricerca soprattutto nel settore farmaceutico e della protezione dei raccolti.

Vengono lanciati nel 1975 ADALAT (nifedipina, calcio-antagonista utilizzato nell’ipertensione e nell’angina pectoris), nel 1981 CIPROXIN (ciprofloxacina, antibiotico chinolonico) e nel 1975 l’antifungino per i raccolti Bayleton. Nel 1988 la compagnia ha una forza lavoro di circa 165.000 dipendenti sparsi per il mondo con un fatturato di circa 40 miliardi di marchi tedeschi.


SISTEMI DIAGNOSTICI

Nel 1992, dopo la caduta del muro di Berlino, la Bayer apre un nuovo sito a Bitterfeld, nella ex Germania dell’Est. Nel 1998 la compagnia acquista la “Chiron Diagnostics”, diventando uno dei principali fornitori mondiali di sistemi diagnostici.

Nel 2001 la Bayer acquisisce la “Aventis Crop Science”, azienda specializzata nel settore della scienza biomedica e biochimica applicata ai raccolti. In quello stesso anno viene ritirato dal mercato LIPOBAY (cerivastatina), farmaco ipocolesterolemizzante il cui uso era stato associato a rabdomiolisi.

Nel 2005 la FDA approva NEXAVAR (sorafenib) nel trattamento del carcinoma renale avanzato.

Nel 2006 è stata acquisita la “Schering AG” ed il settore farmaceutico è stato ristrutturato.

Dal 1 gennaio 2007 la sezione Diagnostics della Divisione HealthCare di Bayer è stata completamente ceduta a “Siemens AG”, entrando a far parte della divisone Medical Divison. Il titolo Bayer Diagnostics è stato sostituito da Siemens Medical Diagnostics Division in Italia e nel Mondo. Resta a Bayer il settore Diabete e self care.


Alcune Storie

IG Farben

Logo della ‘I.G. Farben’

La I.G. Farben (abbreviazione di Interessen-Gemeinschaft Farbenindustrie AG, e chiamata anche “I.G. Farbenfabriken”) fu un conglomerato di aziende tedesche formato nel 1925, alcune delle quali attive dalla prima guerra mondiale. Farben è una parola tedesca che significa “vernici”, “tinture”, o “colori”, e inizialmente molte di queste aziende producevano tinture, ma ben presto iniziarono a dedicarsi ad una chimica sempre più avanzata.

Prima della guerra le aziende tedesche produttrici di coloranti per tessuti avevano praticamente il monopolio del mercato mondiale, che persero durante il conflitto. Una soluzione per riottenere questo primato fu quella di effettuare una grossa fusione. La fondazione della IG Farben fu una reazione alla sconfitta della Germania nel primo conflitto mondiale. La IG Farben detenne un monopolio quasi totale sulla produzione chimica durante il periodo della Germania Nazista. L’azienda chimica tedesca fu il cuore finanziario del regime di Hitler, e fu la principale fornitrice dello Zyklon-B (la sostanza mortale utilizzata nelle camere a gas dei lager) al governo tedesco, durante la fase di sterminio dell’Olocausto. La IG Farben fu anche una delle società che maggiormente richiesero deportati come cavie per esperimenti e test di medicinali di vario genere. La IG Farben consisteva delle seguenti grandi aziende e di diverse altre più piccole: AGFA, Cassella, BASF, Bayer, Hoechst, Huels e Kalle.


ASPIRINA

L’aspirina (o acido acetilsalicilico o ASA; nome IUPAC: acido 2-acetossibenzoico) è un farmaco antinfiammatorio non-steroideo (FANS) della famiglia dei salicilati. Il suo numero CAS è 50-78-2. La sostanza attiva dell’estratto di corteccia del salice bianco (Salix alba), chiamato salicina, fu isolata in cristalli nel 1828 da Henri Leroux, un farmacista francese, e da Raffaele Piria (Scilla, 20agosto 1814 – Torino, 18luglio 1865), un chimico italiano. Il composto venne isolato anche dai fiori di olmaria (Spiraea ulmaria) da alcuni ricercatori tedeschi nel 1839. Nel 1897 (il 10agosto) Felix Hoffmann, su l’idea del suo superiore Arthur Eichengrün, chimici impiegati presso la Friedrich Bayer & Co., derivò il gruppo ossidrile (-OH) dell’acido salicilico con un gruppo acetile, formando l’acido acetil-salicilico. Tale composto presentava gli stessi effetti terapeutici dell’acido salicilico, ma con minori effetti collaterali.


il primo farmaco sintetico

Raffaele Piria.

Nacque così il primo farmaco sintetico – una molecola nuova, non una copia di una molecola già esistente in natura – e la moderna industria farmaceutica.

Il nome “aspirina” fu brevettato dalla Bayer il 6marzo 1899, componendo il prefisso “a-” (per il gruppo acetile) con “-spir-” (dal fiore Spiraea, da cui si ricava l’acido spireico, ovvero l’acido salicilico) e col suffisso “-ina” (generalmente usato per i farmaci all’epoca). La Bayer perse il diritto ad usare il proprio marchio in molte nazioni, dopo che gli Alleati occuparono e rivendettero le sue proprietà in seguito alla prima guerra mondiale. Il diritto ad usare il marchio “Aspirina” negli Stati Uniti fu acquistato nel 1918 dalla “Sterling Drug Inc.”.

In una ricerca che gli valse un premio Nobel, il londinese John Vane dimostrò che l’aspirina nell’organismo umano blocca la produzione delle prostaglandine e dei trombossani. Si racconta che il chimico che per primo scoprì gli effetti dell’aspirina sia stato non Felix Hoffmann ma Arthur Eichengrün e che il suo nome sia stato escluso dalla storia ufficiale della Bayer nel 1934 in quanto scienziato ebreo e dunque non gradito al regime nazista.


la compagnia farmaceutica Schering AG

La “Schering AG” è l’azienda tedesca progenitrice della Schering-Plough e la loro storia ricorda quella delle due aziende farmaceutiche Merck, con la differenza che in questo caso la separazione avvenne nel corso della seconda e non della prima guerra mondiale. La compagnia è stata fondata nel 1851 quando Ernst Schering apre la sua farmacia, “Gruene Apoteke”, a Berlino. Nel 1871 le azioni di Ernst Schering sono incorporate come “Chemische Fabrik auf Actien”. Con il nuovo secolo le operazioni della compagnia si espandono nel settore “electroplating”. All’inizio degli anni ’20 la compagnia entra in nuovi settori industriali e di ricerca: l’agrochimica e lo studio degli ormoni femminili. Nel 1937 avviene la fusione con “Oberkoks”, azienda con attività minerarie e chimiche, e viene adottato il nome “Schering AG”.


La Schering AG dopo la seconda guerra mondiale

Subito dopo il conflitto bellico della seconda guerra mondiale, la compagnia si ritrova con quasi tutti gli impianti distrutti, senza una trentina di filiali in giro per il mondo, molti brevetti ritirati e le sue proprietà confiscate in Germania Est. Ciononostante nel giro di qualche anno la Schering AG riesce a ricostruire le sue attività, pur mantenendo la sede a Berlino.

Nel 1961 viene introdotta in Europa il primo farmaco anticoncezionale distribuito da Schering AG. Negli anni settanta la Schering inizia a rientrare nel mercato americano, anche grazie a certe acquisizioni, come per esempio la “Berlex Laboratories”, mentre negli anni ’80 si hanno delle battaglie legali sullo sfruttamento del nome “Schering” in USA. Nei primi anni ’90 la casa farmaceutica tedesca vendette le sue attività chimiche industriali e la divisione “electroplating”, puntando sulla farmaceutica.


I FARMACI DELLA SCHERING

Nel 1993 viene lanciato sul mercato statunitense BETASERON/BETAFERON (interferone beta 1b) nel trattamento delle ricadute della sclerosi multipla, farmaco creato e sviluppato dalle compagnie statunitensi “Cetus Corporation” e successivamente dalla “Chiron Corporation” (ora parte del gruppo svizzero Novartis).

Nel 1999, Schering acquisisce la compagnia del New Hampshire “Diatide Inc.”, nello sforzo di allargare le sue operazioni nel campo della radiofarmaceutica. Nel 2001 vengono lanciati in USA sei nuovi prodotti con il marchio Berlex Laboratories, incluso YASMIN (etinilestradiolo-drospirenone), pillola anticoncezionale. Nel 2002, nel tentativo di espandere le sue attività statunitensi nel settore del biotech, viene acquisito dalla “Immunex” il farmaco antitumorale LEUKINE. Al momento della fusione con la Bayer nel dicembre 2006, la Schering impiega circa 25.000 dipendenti in 140 sussidiarie sparse per il mondo con un fatturato di circa 5 miliardi di euro. I suoi settori principali sono la ginecologia, l’andrologia e l’oncologia oltre che la produzione di specialità terapeutiche e medicali nella medicina nucleare.


EROINA

L’eroina, derivata per acetilazione della morfina, fu sintetizzata la prima volta nel 1874 dal ricercatore inglese Charles Romley Alder Wright (7settembre 1844 – 25giugno 1894), ma la nuova molecola, sperimentata su animali, non fu considerata interessante. Venne risintetizzata nel 1897 da Felix Hoffmann, un chimico tedesco che lavorava per la Bayer; in quel periodo l’acetilazione era una tendenza diffusa per la ricerca di molecole più attive. Hoffmann realizzò l’acetilazione dell’acido salicilico, ottenendo l’Aspirina, e solamente 11 giorni dopo fece altrettanto con la morfina, producendo appunto l’Eroina. L’intento era quello di ottenere una molecola più efficace della codeina nel sedare la tosse, nella tubercolosi e nelle patologie respiratorie. Le effettive proprietà sedative sul centro del respiro (le stesse che portano a morte nell’overdose) furono inizialmente male interpretate, essendosi ritenuto che la riduzione del ritmo respiratorio dipendesse da una migliorata efficienza respiratoria.


un farmaco non proprio eroico

C. R. Alder Wright, 1875 circa.

Il prodotto fu battezzato commercialmente eroina e in breve tempo l’impiego terapeutico si ampliò alle più disparate patologie pneumologiche, ma anche neurologiche, ginecologiche, ecc. Si diffusero pertanto svariate preparazioni farmaceutiche acquistabili liberamente.

Dal 1898 al 1910 l’eroina venne commerciata come sedativo della tosse per i bambini, fino a quando non si scoprì che l’eroina viene convertita dal fegato in morfina. L’eroinomania divenne rapidamente una emergenza sanitaria: nel 1905 la città di New York consumava circa due tonnellate di eroina all’anno. L’Italia e gli Stati Uniti vietarono produzione, importazione e uso di eroina nel 1925; nello stesso anno viene firmata a Ginevra la Convenzione internazionale dell’oppio, a cui aderirono molte nazioni. Le ultime nazioni a mettere al bando l’eroina sono state la Cecoslovacchia (1960) e il Portogallo (1962).


Sulfamidici

I sulfamidici furono i primi farmaci antimicrobici. Il primo sulfamidico fu il PRONTOSIL (benzenesulfonammide), sviluppato nei laboratori della Bayer. La molecola, in primo luogo sintetizzata dai chimici Josef Klarer e Fritz Mietzsch della Bayer, fu trovata efficace, contro alcune infezioni batteriche importanti nei topi, da Gerhard Domagk, che nel 1939 ha ricevuto il premio Nobel per la medicina. Il PRONTOSIL fu il risultato di cinque anni di ricerca e di prova che coinvolsero migliaia di sostanze chimiche. Le prove definitive furono effettuate nel 1932, ma i risultati non furono pubblicati fino al 1935, dopo che la I.G. Farben ne ottenne il brevetto.

Un gruppo di ricerca dell’Istituto Pasteur, comprendente fra gli altri Daniel Bovet, Federico Nitti e Tréfouël, dimostrò che il Prontosil, un colorante azoico rosso, viene metabolizzato nel corpo liberando para-amino benzensulfonamide, una solfanilammide dalla struttura più semplice, che è la specie battericida effettiva. Tale processo viene chiamato “bioattivazione“; il Prontosil non è in sé un farmaco, ma un “precursore” del farmaco effettivo. Il successo commerciale del Prontosil venne presto offuscato dagli altri sulfamidci e quindi dalla penicillina. Rimasto sul mercato fino agli anni ’60, esso ha rappresentato un punto di svolta nella ricerca farmaceutica e nella storia medica.


La Compagnia Oggi (2007)

La “Bayer AG” è una public company composta da 350 compagnie, che ha sede a Leverkusen, in Germania. La forza lavoro al 31 dicembre 2006 è di circa 105.000 dipendenti, di cui circa 58.000 impiegati in Europa. Il fatturato dichiarato nel 2006 ammonta a quasi 29 miliardi di dollari americani (HealtCare 40%, MaterialScience 35%, CropScience 20% e Reconciliation 5%). Il gruppo è strutturato in diversi segmenti che costituiscono le aree di profitto (HealthCare, CropScience e MaterialScience) e le aree di servizio (Business, Tecnology e Industry).

Bayer HealthCare: si occupa della ricerca, sviluppo produzione e commercializzazione di prodotti per la salute di persone ed animali. Il quartier generale si trova a Leverkusen. Le sue divisioni operanti sono la

a) Bayer Schering Pharma (BSP) (farmaci prescrivibili). Nel 2006 ha presentato un fatturato dichiarato di circa $7,4 miliardi di dollari. I suoi siti di ricerca principali si trovano a Berlino (aree di ricerca: diagnostica per immagini, oncologia, ginecologia), Wuppertal (aree di ricerca: cardiologia ed oncologia) e Berkeley, USA (biologia).

b) Consumer Care (farmaci da banco e supplementi nutrizionali)

c) Diabetes Care (devices per il monitoraggio glicemico)

d) Animal Health (veterinaria e prodotti per la cura degli animali)

Bayer CropScience: sviluppa prodotti per i raccolti agricoli come semenze, piante modificate geneticamente, erbicidi, insetticidi, fungicidi e pesticidi non agricoli. Il quartier generale si trova a Monheim, Germania.

Bayer MaterialScience: sviluppa materiali polimeri per svariati usi, poliuretani, policarbonati, adesivi, sigillanti ecc.

Bayer Business Services: concentra la sua attenzione nelle aree delle aree delle infrastrutture, logistica ed applicazioni.

Bayer Tecnology Services: offre soluzioni integrate nel settore tecnologico del cosiddetto “life cycle”.

Bayer Industry Services: offre servizi tecnologici e chimici per la aziende.

Il gruppo Bayer ha in commercio circa 5.000 prodotti. I best-sellers includono in campo farmacologico ADALAT, ASPIRINA e KOGENATE (fattore VIII di coagulazione del sangue umano da ingegneria genetica).


La R&D (Ricerca & Sviluppo al 2007)

Nel 2006 la Bayer ha speso circa $2,3 miliardi di dollari in R&D (Ricerca e Sviluppo), e questo settore impega una forza lavoro di circa 7100 collaboratori. Di tale somma economica, il 62% (1,42 miliardi di dollari americani) è stato investito nella “Bayer HealthCare”, il 10% nella “Material Science” ed il 27% circa nella “CropScience”. La Pipeline della Bayer Schering, aggiornata a luglio 2007, contiene 60 studi (14 in fase I, 17 in fase II, 19 in fase III e 9 in fase di registrazione), in cui sono coinvolte 25 nuove molecole (11 in fase I, 9 in fase II, 2 in fase III e 2 in fase di registrazione).

I Trial Clinici sponsorizzati dalla Bayer includono 113 studi condotti in circa 60 nazioni e riguardanti 18 prodotti farmacologici.


La Compagnia in Italia

Il Gruppo in Italia è composto da 7 aziende (Bayer S.p.A., Bayer CropScience S.r.l., Bayer MaterialScience S.r.l., Bayer Sheet Europe S.p.A., BaySystems Italia S.p.A., Bayer Biologicals S.r.l. e Pharbenia S.r.l.) che impiegano oltre 2.000 collaboratori e 5 siti industriali (Milano, Bergamo, Vicenza, Siena e Terni). La capacità produttiva è garantita da 5 stabilimenti. La sede centrale di Bayer in Italia è ubicata a Milano. Il volume d’affari complessivo realizzato nell’esercizio 2006 è stato di circa 1,9 miliardi di Euro. Attualmente ci sono nel nostro paese circa 30 trial clinici in corso o in fase di progettazione sponsorizzati dalla Bayer.


RIFERIMENTI:

Autore: Dott. Concetto De Luca (17/01/2008)


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