Doppio trapianto di cellule staminali ematopoietiche e di microbiota

Doppio trapianto di cellule staminali ematopoietiche e di microbiota


  • Articolo del prof. Sergio Barocci

Doppio trapianto pediatrico: Midollo e poi Microbiota. È il bambino più piccolo in Europa mai trattato con questa procedura.

Febbraio 2024: Con questa innovativa procedura, all’IRCCS Sant’Orsola di Bologna, è stato curato il più giovane paziente in Europa, un bimbo di 3 anni originario della Bosnia per il trattamento della GvHD (graft versus host disease) una complicanza post-trapianto potenzialmente letale.

La GvHD, nota anche come malattia del rigetto contro l’ospite, si è manifestata nel bambino dopo il trapianto di cellule staminali emopoietiche (TCSE) ricevute dalla madre, trattamento necessario per combattere una leucemia mieloide acuta. La situazione è diventata critica quando la GvHD ha colpito l’intestino del bimbo, non rispondendo a cinque differenti linee di terapia immunosoppressiva, inclusa una di tipo sperimentale.


TRAPIANTO DI MICROBIOTA FECALE

I microbi utili provenienti dall’interno di un colon sano possono aiutare a guarire un colon malato.

Di fronte a questa grave complicanza, i clinici hanno deciso di procedere con un’innovativa terapia, il trapianto di microbiota intestinale . Tale decisione si è basata su studi precedenti che hanno evidenziato i benefici potenziali della composizione del microbiota intestinale (composto prevalentemente da batteri che per il 90% sono rappresentati da Phyla Firmicutes e Bacteroides) in pazienti pediatrici pre-trapianto.

Il trapianto di microbiota intestinale è attualmente autorizzato solo per trattare un’infezione spesso difficilissima e pericolosa, quella da Clostridium difficile, in quanto aumenta la sopravvivenza di oltre un terzo rispetto alla terapia antibiotica e dimezza i giorni di degenza necessari al paziente, riducendo il rischio di gravi complicanze come la sepsi.

Questa procedura ha richiesto un particolare processo di autorizzazione da parte del Centro Nazionale Trapianti che dal 2018 cura la raccolta e la registrazione dei dati del Programma Nazionale del trapianto di microbiota per la cura delle rCDI , data la sua applicazione innovativa nel caso del giovane paziente. Dopo la prima infusione di microbiota, la condizione del bambino è migliorata significativamente, portando i clinici dell’IRCCS a effettuare una seconda infusione per consolidare i risultati.


SINTOMATOLOGIA REGREDITA

La sintomatologia è completamente regredita e la terapia immunosoppressiva è stata ridotta gradualmente, consentendo al bambino di poter far ritorno a casa con la sua famiglia. Pertanto, si tratta di un caso molto importante perchè segna un ulteriore passo in avanti nella ricerca e nel trapianto di microbiota intestinale, aprendo così nuove prospettive per il trattamento di patologie complesse come la GvHD.


Bibliografia:
  • Doppio trapianto pediatrico: Midollo e poi Microbiota. È il bambino più piccolo in Europa mai trattato con questa procedura
  • Cammarota G et al. (2017) “European FMT Working Group. European consensus conference on faecal microbiota transplantation in clinical practice“ Gut 66: 569 – 580
  • De Stefano MC et al. (2021) “The Italian National Faecal Microbiota Transplantation Program: a coordinated effort against Clostridioides difficile infection” Annali dell’Istituto Superiore di Sanità 57(3): 239 – 243
  • Greco R. et al. ( 2021) “Microbiome markers are early predictors of acute GVHD in allogeneic hematopoietic stem cell transplant recipients“ Blood 137(11):1556 – 1559
  • Sofi, M. Hanief, et al. (2021) “A single strain of Bacteroides fragilis protects gut integrity and reduces GVHD.” CI insight 6.3

 

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