Breve storia del curaro

BREVE STORIA DEL CURARO

Benjamin Collins Brodie (Winterslow, 9giugno 1783 – Betchworth, 21ottobre 1862)

Nel 1569, il navigatore inglese Walter Raleigh (1552 –  1618) fece menzione di frecce avvelenate nel suo libro “Discovery of the Large, Rich and Beautiful Empire of Guaina“.

Nel 1800 Alexander von Humboldt descrisse per la prima volta in Occidente il modo in cui venivano preparate tali frecce da piante provenienti dalle terre bagnate dal fiume Orinoco.
Intorno agli anni dieci dell’ottocento, il chirurgo e fisiologo inglese Benjamin Collins Brodie (1783-1862) fece degli esperimenti con il curaro. Egli fu il primo a dimostrare che l’animale trattato con il curaro poteva continuare a vivere se la sua respirazione veniva mantenuta artificialmente.


curaro e respirazione artificiale

Nel 1825, il naturalista inglese Charles Waterton (1782 – 1865) descrisse un esperimento classico in cui teneva vivo un asinello curarizzato vivo mediante respirazione artificiale con un mantice attraverso una tracheotomia.

Il medico scozzese George Harley (1829-1896) dimostrò nel 1850 che il curaro era efficace nel trattamento del tetano e nell’avvelenamento da stricnina.


il curaro, un farmaco

Harold Randall Griffith (25luglio 1894 – 1985)

Nel 1857, il grande fisiologo francese Claude Bernard (1813-1878) pubblicò i risultati dei suoi esperimenti in cui dimostrò che il meccanismo d’azione del curaro era il risultato dell’interferenza nella conduzione degli impulsi nervosi dal nervo motorio al muscolo scheletrico, e che questo interferenza avveniva al livello della giunzione neuromuscolare.

Alla fine degli anni trenta del novecento, il dott. Henry H. Dale (9giugno 1875 – 23luglio 1968), circa 25 anni dopo aver dimostrato l’azione fisiologica dell’acetilcolina, dimostrò che questa sostanza veniva bloccata dal curaro.
La tossina più nota e importante del curaro è la tubo-curarina, che venne isolata nel 1935 da Harold King che lavorava allora presso il laboratorio di Dale alla “University College London“.


L’INGRESSO IN SALA OPERATORIA

Enid Johnson Macleod nella sua classe di Medicina.

Il 23gennaio 1942 gli anestesisti canadesi, il dr Harold Griffith (1894-1985) e la d.ssa Enid Johnson Macleod (1909-2001) utilizzarono per la prima volta una preparazione sintetica di curaro (INTRACOSTIN, prodotto dalla compagnia farmaceutica Squibb, nome commerciale della tubo-curarina) in un paziente sottoposto ad intervento chirurgico di appendicectomia presso il “Montreal Homeopathic Hospital“.  Gli storici possono riferirsi all’anestesia come “prima e dopo Griffith“. L’introduzione di miorilassanti ha ridotto il fabbisogno di anestesia, ha aumentato la portata dell’intervento chirurgico, migliorato le condizioni operative e diminuita la morbilità e probabilmente la mortalità.


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