Chirurgia della mano: un nuovo episodio della saga degli autointerventi

Chirurgia della mano: un nuovo episodio della saga degli autointerventi

“Non sappia la tua sinistra quel che fa la destra”

[Matteo Matteo 6,3-4]


IL DOTT. FOAD

Il dott. Mohab Foad

Il dott. Mohab Foad è un chirurgo ortopedico di Cincinnati, Ohio, USA, specializzato nel trattamento dei disturbi della mano e degli arti superiori e in microchirurgia ricostruttiva. Ha conseguito la laurea presso la “Johns Hopkins University“, quindi è tornato a Cincinnati per completare la formazione medica e la specializzazione in ortopedia presso l’Università di Cincinnati.

Il 25 luglio scorso, Foad e suo figlio maggiore Harris stavano facendo una partita di “paintball“, quando Foad ha perso l’equilibrio e la sua mano sinistra è schizzata a terra per fermare la caduta. Si è rialzato e, sentendosi bene, ha proseguito a giocare. Ma il giorno dopo, ha sentito fastidio al pollice della mano ed ha ipotizzato uno strappo al legamento del dito.


UN TRAUMA AL POLLICE SINISTRO

Il chirurgo della mano Dr. Mohab Foad mentre pratica l’anestesia locale sulla sua mano sinistra prima dell’auto-intervento chirurgico il 6 agosto nel suo studio, il “Beacon Orthopaedics and Sports Medicine” a Sharonville.

Tre giorni dopo, la risonanza magnetica ha confermato la sua ipotesi: rottura del legamento collaterale ulnare.

Il legamento collaterale ulnare collega la base della falange prossimale del pollice al primo osso metacarpale sul lato ulnare della corrispettiva articolazione metatarso falangea. Il meccanismo usuale di lesione è la deviazione radiale del pollice, comunemente causata dalla caduta sulla mano mentre si tiene un bastone da sci.

A volte, quando il legamento si lesiona, è avulso parte della falange prossimale dove il legamento si attacca. Lo strappo di questo legamento prende poi soprannomi come il “pollice dello sciatore” o il “pollice del guardacaccia“.


INTERVENTO CHIRURGICO?

Una foto del dott. Foad che ripara il legamento della sua mano sinistra.

La scelta a questo punto è se operare o meno. Il “Cincinnati Enquirer” ce ne ha raccontato i dettagli. Dopo aver consultato alcuni colleghi, Foad ha deciso che l’intervento chirurgico era indicato e che il chirurgo migliore per trattare la lesione era proprio lui. Chi non ricorda le storie del dott. Kane e di quel medico sovietico in Antartide? Del resto questo non sarebbe stato il primo caso di auto-intervento chirurgico, e poi in fin dei conti, egli è destrimane.

Il giorno 6agosto 2021, dopo aver operato su dieci pazienti, il dott. Foad, supportato da un collega, il dott. Koo, ed immortalato da un fotografo del Cincinnati Enquirer, intorno alle 16.30 ha iniziato a praticare l’anestesia locale sulla propria mano.


L’AUTO-INTERVENTO

Il chirurgo della mano dr. Mohab Foad, al centro della foto, ripara il proprio legamento collaterale del pollice sinistro.

Dopo che il dott. Koo ha praticato l’incisione iniziale sul campo chirurgico i due hanno iniziato a dialogare su come intervenire nelle varie fasi della procedura.
Una volta che Koo ha ‘invitato‘ l’osso, Foad ha sistemato l’ancora e Koo ha usato un trapano per fissarla; infine Koo e Foad hanno suturato il legamento al suo posto.

Koo ha chiuso l’incisione e Foad ha spalmato una goccia di colla chirurgica sulla ferita appena chiusa. La procedura è durata 41 minuti. Mentre un’infermiera ha applicato una medicazione, Foad ha usato la mano destra per attivare il microfono dell’auricolare:

“È andata bene”.


riferimenti:

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