Anna, il cane che ha aperto la via della speranza ai ‘bambini blu’

ANNA, IL CANE CHE HA APERTO LA VIA DELLA SPERANZA AI ‘BAMBINI BLU’

Anna (circa 1943-1957)

L’ospedale ‘Johns Hopkins‘ di Baltimora e la sua facoltà di Medicina sono oramai una memoria vivente del progresso della ricerca biomedica degli ultimi 150 anni circa. Per mantenere questa memoria, è consuetudine del Johns Hopkins dedicare dei quadri ai migliori scienziati che hanno lavorato in questa istituzione; per cui ci si può imbattere al suo interno con i ritratti di giganti della Medicina come Osler, Cushing ed Halsted. Tra questi se ne trova uno particolare che è dedicato ad un cane di nome Anna.
Anna venne utilizzata come soggetto di ricerca presso Johns Hopkins dal tecnico di laboratorio chirurgico Vivien Thomas (1910-1985) ed il dott. Alfred Blalock (1899-1964) quando stavano perfezionando una procedura chirurgica come trattamento della ‘tetralogia di Fallot’, una malattia altamente invalidante nei bambini affetti, chiamati ‘bambini blu‘ perché condannati ad una cianosi severa.


DA CAVIA A MASCOTTE

Anna con il piccolo Michael Shirmer

Mentre la cardiologa pediatrica Helen B. Taussig (1898-1986) aveva concepito un metodo per la correzione chirurgica, la sperimentazione su Anna da parte di Thomas e Blalock portò ad un perfezionamento della procedura. Anna fu il primo animale da laboratorio sopravvissuto alla procedura pionieristica che in seguito fu chiamata la procedura di Blalock-Taussig o ‘Blue Baby Operation‘. Dopo il loro successo con Anna, Alfred Blalock e il suo assistente Vivien Thomas ebbero la certezza di intraprendere il primo intervento a cuore aperto su un essere umano (la bambina di 19 mesi Eileen Saxon nel novembre 1944).
Anna fu quindi ‘messa in pensione’ nei laboratori di ricerca chirurgica dove divenne l’animale domestico più amato dello staff, incantando tutti coloro l’andavano a visitare. Anna fu fotografata più volte da importanti riviste e giornali con ex “bambini blu” che andavano a trovarla nelle loro visite di controllo da Blalock e Taussig.


foto e film

Diagramma di cuore normale e cuore affetto da ‘tetralogia di Fallot’.

Anna fu fotografata anche con Michael Shirmer, il 29esimo “bambino blu” ad aver subito questa operazione (Time Magazine, 14 marzo 1949). Successivamente, Il signor Michael Shirmer ha continuato a completare le riparazioni ed è vivo a 73 anni (nel 2013).
Nel 1950 la storia di Anna divenne un film, che fu mostrato a varie scuole ed in altri ambiti. Ora questo è di proprietà della “Maryland Society for Medical Research“.
Il ritratto di Anna al ‘Johns Hopkins’ è stato dipinto nel 1951 da DeNyse W. Turner Pinkerton e presentato al ‘Johns Hopkins Hospital‘ dalla ‘Baltimore Animal Aid Association‘. A quel tempo una medaglia speciale fu consegnata ad Anna che trascorso i suoi ultimi anni come mascotte del ‘Surgical Research Laboratory’.


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