Workshop internazionali di istocompatibilità dal 1984 al 1996

IL RUOLO SVOLTO DAI WORKSHOP INTERNAZIONALI DI ISTOCOMPATIBILITÀ DAL 1984 AL 1996

Il decimo Workshop di Istocompatibilità (IHW) fu organizzato a Princeton (New Jersey – USA) da Bo Dupont, immunogenetista dello Sloan Kettering Institute di New York (fondatore dell’American Society for Histocompatibility and Immunogenetics o ASHI) nel novembre del 1987.

Il Workshop vide la partecipazione di 362 laboratori che posero le basi per una serie di obiettivi specifici, tra cui la standardizzazione dei test utilizzati per la caratterizzazione dei geni HLA e dei loro prodotti a livello molecolare, genetico, biochimico e cellulare e lo sviluppo di un pannello di riferimento di linee cellulari B – linfoblastoidi per il sistema HLA.


lavori fondamentali per la storia dell’HLA

Il dott. Bo Dupont.

Durante il Workshop furono presentati anche due lavori fondamentali per la storia dell’HLA:

il primo riferito alla struttura molecolare del recettore dei linfociti T o TCR ed il secondo relativo alla cristallizzazione della molecola HLA-A2.
Questo Workshop viene, oggi, ricordato per aver utilizzato per la prima volta la tecnica basata sul DNA per lo studio del polimorfismo dei geni HLA con la metodologia RFLP (Restriction Fragment Length Polymorphism) mediante un pannello standard di sonde cDNA per le molecole HLA di classe I e di classe II, con analisi separate dei loci DRA, DRB, DQA, DQB, DPA e DPB.

L’undicesimo IHW fu, invece, organizzato dall’immunoematologo Kimiyoshi Tsuji a Yokohama – Giappone nel novembre del 1991 e vide la partecipazione di 524 laboratori provenienti da 53 paesi diversi.


L’undicesimo Workshop di Istocompatibilità

Le principali tematiche trattate in questo Workshop consistevano in sei componenti generali: sierologia, tipizzazione HLA a livello del DNA mediante tecnologia PCR-SSOP (Polymerase Chain Reaction – Sequence Specific Oligonycleotide Probe), studi sul sistema del Complemento, Antropologia, Associazione HLA e malattie e trapianti d’organo.

Furono, inoltre, descritte altre tecniche di tipizzazione molecolare attraverso l’utilizzo di DNA amplificato per mezzo della reazione di PCR (tecnica di PCR-SSP o Polymerase Chain Reaction – Sequence Specific Primers, PCR-RFLP, PCR- eteroduplex e SSCP cioè polimorfismo conformazionale a singolo filamento).

Il rapporto sulla nomenclatura per i prodotti del sistema HLA, elencava 41 alleli al locus A, 61 al locus B, 18 al locus C, 61 al locus DRB1, 14 al locus DQA1, 19 al locus DQB1, 8 al locus DPA1-locus e infine 38 al locus DPB1.

Le 87 nuove sequenze alleliche HLA identificate in questo Workshop fornirono un’ulteriore documentazione della straordinaria diversità del complesso sistema genetico HLA rilevata dalla molteplicità dei metodi di tipizzazione del DNA al momento disponibili.


il dodicesimo Workshop di Istocompatibilità

Il dott. Dominique Charron.

Il dodicesimo IWH fu organizzato in Francia a Saint Malò e a Parigi dall’immunologo Dominique Charron nel giugno del 1996 per sette progetti principali: antropologia, HLA e tumori , trapianti, HLA e malattia, nuovi geni HLA, frequenze alleliche e aplotipiche e sequenziamento SBT del DNA.
Sebbene nel Workshop furono, ancora, utilizzati i metodi sierologici, biochimici e cellulari, in aggiunta vide un’ulteriore novità: lo sviluppo e l’implementazione dei metodi di tipizzazione HLA basati sul DNA, descritti nel precedente Workshop.
Venne, infatti, nuovamente utilizzata la tipizzazione PCR- SSOP per l’identificazione e la caratterizzazione di nuovi alleli HLA di classe II così come la tecnica SBT (Sequence based typing) basata sul sequenziamento del DNA per i geni HLA di classe I.
Per lo studio antropologico, ci fu, invece, una modifica del metodo di tipizzazione PCR -SSP chiamata Amplification Refractory Mutation System (ARMS), allo scopo di ottenere una tipizzazione a bassa e a media risoluzione dei geni HLA-A, B e C e ad alta risoluzione per gli alleli HLA-A * 02. L’uso di questa nuova metodologia è risultata determinante per uno studio più completo degli alleli HLA-C rispetto ai precedenti metodi sierologici fornendo interessanti dati sul ‘linkage disequilibrium’ tra i loci HLA-B HLA- C e chiarendo, in tal modo, il motivo del gran numero di assegnazioni di antigeni Cw “ blank”.


Bibliografia e riferimenti:

articolo del prof. Sergio Barocci


 

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