Un chirurgo al servizio della trapiantologia: Roy Yorke Calne

UN CHIRURGO AL SERVIZIO DEI TRAPIANTI: ROY CALNE

“Come studente di medicina nel 1950, uno dei miei pazienti era un ragazzo della mia età che stava morendo di insufficienza renale e mi fu detto di metterlo a suo agio, perché sarebbe morto in due settimane. Chiesi se si poteva fare un trapianto di rene e mi fu detto di no, e poi quando chiesi il perché, l’argomento mi fu rigettato con le parole che non si poteva fare.
Alcuni anni dopo, il dottor Joseph Murray dimostrò che ciò si poteva fare, attraverso il successo del trapianto di un rene tra gemelli identici.
Per coloro che non avevano un gemello identico, il rigetto del trapianto interferiva con lo sviluppo di questo campo clinico, ed io iniziai a studiare la sopravvivenza del trapianto di rene in animali da esperimento nel Regno Unito con l’irradiazione totale del corpo attraverso raggi X, cosa che fallì miseramente”.

[Dal discorso di ringraziamento per il “Premio Lasker~DeBakey per la ricerca medica clinica 2012” di Roy Yorke Calne]


Roy Yorke Calne

Roy Yorke Calne è nato il 30dicembre 1930.

Roy Yorke Calne (nato nel 1930) è un chirurgo inglese e pioniere del trapianto di organi. Egli ha dato un importante contributo al successo dei trapianti sviluppando strategie per superare il rigetto d’organo.

Raggiungendo una serie di primati chirurgici, il suo lavoro nel trapianto di fegato ha riportato la vita normale a migliaia di persone con malattia epatica allo stadio terminale.
I suoi risultati più importanti sono il primo trapianto di fegato, cuore e polmone al mondo insieme al chirurgo toracico John Wallwork nel 1987; il primo trapianto combinato riuscito di cluster di stomaco, intestino, pancreas, fegato e rene nel 1994, il primo trapianto di fegato in Europa nel 1968 e il primo trapianto intestinale nel Regno Unito nel 1992.


Calne e la ciclosporina

Roy ha ricevuto numerosi riconoscimenti e premi, tra cui il titolo di cavaliere nel 1986. Egli è anche ‘Fellow’ della Royal Society.

Nel 1971 il ricercatore belga Jean F. Borel, che lavorava presso la compagnia farmaceutica svizzera ‘Sandoz‘, scoprì che la ciclosporina possedeva capacità immunosoppressive, cioè che era in grado di sopprimere selettivamente le cellule T del sistema immunitario senza distruggere le cellule dell’organismo.
Nel 1973, il composto isolato allo stato puro, incominciò a dimostrare le sue proprietà farmacologiche anti-rigetto negli esseri umani e nel 1977 venne utilizzato da Calne nel trapianto di cuore nel ratto.
La Sandoz inizialmente non riteneva opportuno investire sulla ciclosporina, ma i risultati ottenuti da Borel e Calne sugli innesti d’organo erano migliori di qualsiasi altro regime immunosoppressivo. Fortunatamente, la Sandoz venne persuasa a produrre una quantità sufficiente di farmaco per le indagini cliniche.


il successo

Busto in bronzo di sir Roy Caine (opera di Laurence Broderick).

Inizialmente fu osservata nefrotossicità imprevista, ma quando il dosaggio fu accuratamente aggiustato, la ciclosporina modificò la sopravvivenza funzionale a un anno degli innesti renali dal 50% all’80%.
Questo fu uno spartiacque nel trapianto di organi; prima di allora erano stati coinvolti seriamente una decina di centri nel mondo. Entro due anni dall’introduzione della ciclosporina nella clinica ce n’erano più di 1000.
Calne aveva iniziato il programma clinico di trapianto di fegato a “Cambridge” nel 1968 ed aveva avuto frequenti contatti con il suo collega Thomas Starzl in modo che entrambi potessero imparare dall’esperienza dell’altro e cercare di evitare di fare gli stessi errori.
Attualmente Calne è Professore Emerito di Chirurgia dell’Università Nazionale di Singapore.


trapianto di fegato

Egli fu un grande pioniere della chirurgia ed i suoi meriti vennero riconosciuti, insieme a Thomas E. Starzl, con il prestigioso Premio Lasker Award alla Clinica del 2012, “per lo sviluppo del trapianto di fegato, che ha riportato la vita normale a migliaia di pazienti con malattia epatica allo stadio terminale“.
Il Premio Nobel per la Medicina Calne e Starzl non l’hanno ricevuto, ma si sa che che l’Accademia di Svezia raramente premia i chirurghi…

Il diagramma mostrato in questo articolo è un reperto clinico davvero eccezionale: esso raffigura il trapianto di fegato su un soggetto cirrotico etilista cronico di 47 anni eseguito nel maggio 1967 e riportato su un celebre articolo scientifico del 1968.


il caso clinico 1

L’articolo riporta cinque interventi di trapianto di fegato ed il diagramma mostra il caso clinico numero 1.
Il donatore era una donna di 50 anni deceduta in seguito ai postumi di un grave trauma cranico. Il fegato e la colecisti della donatrice, come mostra anche il diagramma, fu collegato al sistema circolatorio del ricevente. L’intervento durò circa 4 ore e durante tale periodo il fegato del donatore non potè ricevere sangue; tale tempo di ischemia fu fatale al paziente, che non si riprese ed il giorno dopo il trapianto morì.
L’articolo di Calne racconta cinque trapianti ed il loro esito nell’arco relativamente breve di meno di un anno. Due pazienti non superarono il decorso operatorio; dei tre pazienti che superarono il decorso operatorio, uno riuscì a riprendere l’attività lavorativa.

riferimenti:

 

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