Storia della Rachicentesi

breve storia della rachicentesi


definizione

immagine di una puntura lombare eseguita ad inizio del novecento

La rachicentesi, chiamata anche puntura lombare, è una pratica chirurgica utilizzata per poter estrarre il liquido cefalorachidiano, prodotto dai plessi corioidei, che scorre nel canale midollare della colonna vertebrale, negli spazi subaracnoidei e nei ventricoli cerebrali.

Al contrario di quel che si crede, la rachicentesi non porta a paralisi, dato che il prelievo viene fatto a un’altezza dove non è presente il midollo spinale e si scongiura il rischio di ledere qualsiasi nervo.

La prima tecnica per accedere allo spazio durale fu descritta dal medico londinese Walter Essex Wynter (1860–1945). Nel 1891 egli pubblicò, a riguardo, un articolo sulla rivista ‘The Lancet‘.


storia

Heinrich I. Quincke (1842-1922).

Nel 1889 Wynter sviluppò un taglio grossolano seguito da incannulazione in quattro pazienti affetti da meningite tubercolare. Lo scopo principale della tecnica era il trattamento dell’incremento della pressione intracranica piuttosto che la diagnosi.

La tecnica della puntura lombare con ago fu introdotta dal medico tedesco Heinrich Irenaeus Quincke (Francoforte sull’Oder, 26agosto 1842 – Francoforte sul Meno, 19maggio 1922); egli riportò la sua prima esperienza in una conferenza di Medicina Interna a Wiesbaden, in Germania, nel 1891.

Quincke, successivamente pubblicò un libro sull’argomento (‘Die Technik der Lumbalpunktion‘, 1902).

Per inciso, Quincke descrisse per primo l’angioedema, detto perciò anche edema di Quincke, e il sintomo di Quincke che si manifesta con arrossamento o pallore sotto le unghie e preannuncia un’insufficienza aortica.


riferimenti:

 

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