L’Anatomia di Mansur


Mansur ibn Ilyas

(1380-1422 dc)
Un anatomista persiano ed il suo libro di anatomia ‘Tashrih-i Mansuri’


L’anatomia di Mansur: lo scheletro

Manṣūr ibn Muḥammad ibn Aḥmad ibn Yūsuf Ibn Ilyās è stato un medico persiano della fine del XIV secolo e dell’inizio del XV secolo di Shiraz, Persia, comunemente noto per la sua pubblicazione dell’atlante colorato di il corpo umano, “Anatomia di Mansur“. È importante sapere che al-Jurjani (1040-1136) pubblicò un libro chiamato “Zakhireye Khwarazmshahi“, da cui Mansur avrebbe copiato le illustrazioni del suo libro.

Sebbene l’Anatomia di Mansur non sia stata la prima notazione del corpo umano, è considerata il primo atlante dei colori mai creato. Questo documento ha portato a un grande cambiamento nel modo in cui il mondo islamico considerava l’anatomia umana in quel momento, poiché fino a quel momento un atlante a colori era considerato contrario alla legge islamica. Mansur ibn Ilyas è anche accreditato con uno dei primi schizzi anatomici di una donna incinta; mentre molti credono che le sue altre illustrazioni siano state ispirate da precedenti scritti latini e greci, la donna incinta è considerata un’opera originale.


Introduzione

L’anatomia di Mansur: i nervi

La Persia (rinominata Iran nel 1949), con oltre nove millenni di civilizzazione, ha una profonda storia di scienze mediche. Lo sviluppo della conoscenza medica durante il periodo medioevale subì un’accelerazione in Persia allorchè i medici persiani raccolsero le informazioni dei rimedi tradizionali greci, egizi, indiani e cinesi, e li combinarono con la conoscenza medica dell’antica Persia per creare delle proprie nuove fonti mediche.
Come parte della storia medica persiana, Shiraz, al centro della provincia dei Farsi, ha un profondo background nella medicina, arte, letteratura e filosofia durante l’era medievale. Questa era il centro scientifico del Sud Iran e la città era chiamata allora la casa della scienza. Il distretto scientifico subì un boom grazie ad importanti personaggi che vivevano a Shiraz.
Mansur ibn Ilyas Shirazi fu uno dei più famosi medici ed anatomisti; nacque e visse a Shiraz nell’era d’oro del periodo medievale islamico. Per decadi, nel periodo medievale islamico, l’atlante a colori di anatomia umana di Mansur, il primo libro di medicina con illustrazioni anatomiche, è un punto molto importante nella storia della Medicina in Persia. La Persia fu forse la casa delle prime moderne illustrazioni anatomiche.


Biografia

Mansur ibn Mohammad ibn Ahmad ibn Yousef ibn Ilyas, detto Mansur, fu un’anatomista e medico di Shiraz durante la fine del XIV secolo. Egli era discendente di una famiglia di letterati. Suo nonno era Moulana Jalal al-Din Ahmad bin Yusef bin Elyas Shirazi. Mansur era pronipote del fratello di Najm al-Din Mahmud bin Elyas, un altro famoso medico di Shiraz. Un avo della famiglia di Mansur, Mohammad ebbe un figlio chiamato Shir-barik il cui figlio era Zayen al-Din Elyas. Zayen al-Din non aveva alcuna posizione religiosa o mistica ma era molto pratico nella scienza medica. Egli aveva due figli Najm al-Din Mahmud e Yusef.
Mahmud fu l’autore di un compendio medico (‘Kitab al-Havi fi Ilm al-Tadavi’) che si basava sulle sue esperienze durante viaggi in altre contrade orientali. Il figlio di Yusef, Jalal al-Din Ahmad era un rinomato medico e un perfetto sofista (Sufi). Uno dei figli di Ahmad, Mahammad fu il padre di Mansur, l’autore del libro di anatomia umana. Mansur crebbe in questa rinomata famiglia e venne istruito in maniera meticolosa nelle scuole mediche della provincia dei Farsi. Egli visitò anche altre città, inclusa Tabriz (nel nordovest dell’Iran) e arricchì la sua conoscenza medica dal background esistente dalla fondazione della Rabe Rashidi.


RELAZIONE CON ALTRI MANOSCRITTI

anatomia di Mansur: sistema ‘circolatorio’

Tre importanti manoscritti medici sono messi in relazione con Mansur, cioè ‘Ghiasieh’, ‘Kefaye Mojahedieh’ e ‘Tashir al Abdan’ (Anatomia del Corpo Umano). Mansur produsse il manoscritto ‘Ghiasieh’ in India sebbene altri studiosi abbiano pensato che il libro sia stato scritto da Najm al-Dim Mahmud e che al contrario ‘Risaleye Chobe Chini’ sia stato scritto da Mansur. Il testo medico di Mansur ‘Kefaye Mojahedieh’ fu dedicato al Sultano Mujahid al-Din al-Abedin Shah Shoja, l’ultimo governatore dei Farsi prima della conquista di Timurids. Il libro, che è un compendio medico contiene due parti che includono un introduzione a concetti e pratiche mediche. Questa sezione descrive anche basi fisiche e fisiologiche della medicina e manifestazioni cliniche.
I principi di medicina, fisiologia ed una breve sezione anatomica basati sulle dissezioni di Galeno sono descritti nella prima parte del libro. La principale sezione si occupa di salute, malattie generali e terapeutica, antidoti e trattamenti di malattie incluse febbre e disordini della pelle. In generale, le malattie umane sono spiegate nella parte principale in maniera sistematica dalla testa ai piedi.
Si crede che il libro di anatomia di Mansur sia scritto dopo aver finito la sinossi medica ‘Kefaye Mojahedieh’. Il libro è dedicato al principe Pir Mohammad Bahador che molto probabilmente fu il nipote di Timur (Tamerlane) e il governatore della provincia Farsa dal 1349 al 1409.


Descrizione del libro di anatomia di Mansur

Anatomia di Mansur: la donna gravida

L’anatomia in Persia è divisa in due ere; la prima antecedente a Mansour e la seconda successiva a lui. Queste sezioni sono collegate ad aspetti tradizionali della dissezione di Galeno oltre che al reperti ed informazioni profetiche. ‘Tashir-i Badan Insan’ (Anatomia del Corpo Umano) è il primo manoscritto illustrato che contiene figure bi-dimensionali del corpo umano
L’Anatomia di Mansur è scritta in lingua persiana ed include una descrizione e cinque articoli che contengono sia termini arabi che persiani. Nella descrizione, l’autore per prima cosa ringrazia e venera Dio e successivamente introduce sé stesso come Mansur bin Mohammad bin Ahmad.
Il primo capitolo concerne l’anatomia del sistema scheletrico. Il numero di ossa nel corpo è contato a 248.


I CAPITOLI

L’anatomia di Mansur: il sistema ‘circolatorio’

Il secondo capitolo considera i tipi di nervi e le loro branche che partono dal cervello e dalla spina dorsale. Il numero dei nervi cranici e spinali è specificato come sette e trentun paia rispettivamente. Mansur descrive anche il percorso visivo ed i suoi aspetti neurofisiologici. Il nervo ottico, le sue relazioni anatomiche ed il chiasma ottico sono dimostrati in maniera meticolosa, l’ultima come una struttura a forma di X.
Il terzo capitolo concerne il sistema muscolare e le sue caratteristiche.
Il quarto capitolo concerne arterie e vene e le illustrazioni corrispondono a quelle presentate negli atlanti di anatomia di oggi. La circolazione intraepatica è particolarmente impressionante.
Infine, nell’ultimo capitolo sono menzionati gli organi complessi e viene spiegato lo sviluppo embrionale.
Il libro contiene sei figure colorate standardizzate sebbene il manoscritto originale potrebbe averne contenute molte di più. Ma questo è dato irrilevante. Le figure di Mansur rivelano due proiezioni simultanee nello scheletro e sistema nervoso in aspetto frontale mentre la testa è sottosopra.


LE ILLUSTRAZIONI

Una pagina aperta dell’Anatomia di Mansur esibita a Toronto, in Canada.

Le altre mostrano proiezioni frontali dell’intero corpo.
Sebbene i primi manoscritti avessero cinque illustrazioni (scheletro, nervi, vene, arterie e sistema muscolare), Mansur include la donna gravida con il feto che giace in posizione podalica. Nonostante la similarità di alcune illustrazioni di Mansur rispetto ai precedenti disegni, l’illustrazione a colori dell’utero gravidico si pensa sia stata la prima illustrazione di sempre.
Le illustrazioni di Mansur furono così importanti che negli altri manoscritti medici persiani ed arabici, per esempio, una figura del sistema nervoso periferico era usato in una copia del ‘Canone’ di Avicenna che Mansur riscrisse. Nonostante alcune lacune dell’anatomia di Mansur, sembra che questo lavoro sia il primo atlante completo di anatomia umana.


  • articolo tradotto da dr. Concetto De Luca

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