Qualcosa sul trapianto di rene

qualcosa SUL TRAPIANTO DI RENE

immagine del primo trapianto di rene

Il primo trapianto di rene nell’umano venne eseguito il 23dicembre 1954, da Joseph Murray (Milford, 1aprile 1919 – Boston, 26novembre 2012) e David Hume al Peter Bent Brigham Hospital di Boston.
Il ricevente era un ragazzo di 23 anni, Richard Herrick, che soffriva di insufficienza renale cronica e severa ipertensione secondaria a glomerulonefrite.
Il gemello di Richard, Ronald, aveva detto al medico di suo fratello, il dr David Miller, che “gli avrebbe dato uno dei suoi reni se avesse potuto“, spingendo il dr Miller ad indirizzarli verso il Brigham.
Questo primo trapianto permise a Richard di vivere altri otto anni ed aprì le porte ai circa 17.000 trapianti di rene e 27.000 trapianti di organo solido che si eseguono annualmente negli Stati Uniti.


sperimentazione e sviluppi

Emerich Ullmann (1861-1937)

Il primo trapianto sperimentale di rene venne eseguito nel 1902 dal chirurgo austriaco Emerich Ullmann su un cane. L’organo venne alloggiato nel collo dell’animale, e l’arteria e la vena renali furono anastomizzate rispettivamente con l’arteria carotide e la vena giugulare.

Il primo trapianto di rene in Italia è stato eseguito nel 1966 dal chirurgo Aldo De Maria.

Nonostante i progressi delle tecniche chirurgiche, gli episodi di rigetto dell’organo erano numerosi e la barriera immunologica sembrava insormontabile soprattutto per la frequente insorgenza di infezioni. Nel 1962 l’avvento dell’azatioprina e, nel 1963, la sua associazione con i corticosteroidi, ridusse in maniera significativa l’incidenza degli episodi di rigetto.
Dalla fine degli anni settanta a oggi numerosi altri farmaci immunosoppressivi sono stati impiegati nella prevenzione del rigetto. Tra questi il più importante è stato la ciclosporina, alla quale si sono aggiunte la terapia con anticorpi monoclonali, specie a base di rituximab, il tacrolimus, il sirolimus e il micofenolato mofetile.


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