Otto Folin e gli esordi della clinica laboratoristica

OTTO FOLIN E GLI ESORDI DELLA CHIMICA LABORATORISTICA: IL PRIMO ORGANO A DARE INFORMAZIONI FU IL RENE

Otto Folin nel suo laboratorio di biochimica al McLean Hospital di Boston (1905).

Nel 1914, dieci anni dopo aver introdotto la reazione colorimetrica con picrato alcalino per il dosaggio della creatinina nelle urine, il chimico svedese naturalizzato statunitense Otto Knut Olof Folin (4aprile 1867 – 25ottobre 1934) descrisse il primo soddisfacente metodo per determinare la creatinina nel sangue.
Egli pubblicò i primi estesi dati con questa reazione negli individui normali e nei vari stati patologici. Folin proseguì con metodi colorimetrici per l’urea, l’acido urico, la creatina, l’ammoniaca e l’azoto non proteico nel sangue. 


UN PADRE DELLA CLINICA LABORATORISTICA

Queste analisi servirono come strumento per la valutazione rapida ed affidabile della ritenzione di prodotti ordinari di scarto azotato causata da alterazioni della funzionalità renale.

Dal 1901 al 1907, Otto Folin apportò diversi contributi straordinari alla medicina e alla biochimica gli valse il riconoscimento internazionale ed aprì le porte alla chimica clinica moderna.

Egli pubblicò una serie di articoli che hanno portato nuova attenzione all’antica pratica dell’analisi delle urine.


carriera

Nel 1899 Otto Folin fu nominato assistente professore alla “West Virginia University“. Si trasferì al “McLean Hospital” di Boston nel 1900 come ricercatore biochimico, per poi trasferirsi alla “Harvard Medical School” nel 1907 come professore associato di chimica biologica, diventando nel 1909 ‘Hamilton Kuhn Professor of Biological Chemistry and Molecular Pharmacology’.


vedi: 

 

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