Menarini GROUP 

Menarini GROUP


Cronistoria 

La Menarini nasce nel 1886 in un piccolo laboratorio della Farmacia Internazionale di Napoli e si trasferisce a Firenze nel 1915, dove tuttora ha la sua Sede Centrale. 
Negli anni sessanta nascono i “Laboratorios Menarini” di Barcellona. 
Nel 1976 viene affiancata alla produzione dei farmaci etici l’attività del settore della Diagnostica. 
Dal 1978 Menarini avvia una serie di accordi con alcune importanti aziende italiane finalizzati ad unire le energie per competere sul mercato internazionale.

Tali accordi hanno interessato inizialmente Malesci, e successivamente GuidottiLusofarmaco,Lusochimica FIRMA
Nel 1986 è stato creato un centro per le Biotecnologie a Pomezia. 
Nel 1994 viene aperta la Divisione O.T.C. (farmaci da banco). 


Alcune Storie 

Laboratori Guidotti: L’azienda viene fondata nel 1914 da Luigi Guidotti a Pisa. Tra le due guerre Guidotti si trasforma da piccolo laboratorio, quasi artigiano, ad azienda moderna, attenta a ogni cambiamento e innovazione. 
I primi camion e le prime auto cominciano ad “affollare” il cortile dell’azienda che, nel frattempo, si è specializzata nella produzione di alcuni aminoacidi essenziali, quali L-triptofano e L-istidina. Sono due i prodotti di successo: l’ISTOFANO e lo Iodarsenico. Siamo negli anni Trenta. Intanto, si continuano a riempire flaconcini e bottiglie, ma con tecnologie sempre più avanzate. Dai primi locali, disordinati e rumorosi, si passa via via a reparti sempre più “sofisticati”. 
Alla fine degli anni cinquanta, si apre un secondo stabilimento a La Vettola, alla periferia di Pisa. Qui sono organizzate un’Unità Operativa di Ricerca e una di Produzione Chimica. Il settore ricerca produce diversi risultati: Etafenone, Sorbinicato, Acido Ciclossilico e Rociverina (RILATEN, farmaco antispastico della muscolatura liscia) costituiscono i principi attivi che conquistano anche i mercati esteri e alcuni di loro sono ancora oggi esportati in numerosi Paesi, sia come materia prima, sia come prodotto finito. 
La ricerca originale e lo sviluppo del settore chimico portano alla realizzazione dei primi farmaci per il trattamento orale del diabete. Siamo agli inizi degli anni sessanta. La ricerca continua e, negli anni immediatamente successivi, l’azienda diventa leader in questa classe terapeutica, mentre le varie fasi della lavorazione raggiungono alti livelli di qualità e sicurezza: si lavora dietro vetrate, i camici si sostituiscono ai grembiuli e le macchine sfornano a ritmo continuo pillole, sciroppi, compresse. 
Nel 1983, Guidotti entra a far parte del gruppo Menarini di Firenze. Dal 1° settembre 2001 Guidotti ha cambiato sede, lasciando la storica sede sita nel centro della città per riunirsi alla produzione chimica nella nuova struttura appena fuori Pisa (loc. La Vettola). 

Lusofarmaco (#): L’Istituto Lusofarmaco d’Italia viene fondato a Milano nel 1951 da due imprenditori portoghesi. Diretta emanazione dell’omonimo Istituto di Lisbona, nasce per produrre e commercializzare in Italia prodotti già presenti nel mercato lusitano. Sono di questi anni prodotti quali la Procillina, il Neobroncobiotico, il Probantim e soprattutto l’Aloperidolo, farmaco antipsicotico noto in Italia con il nome commerciale SERENASE sviluppato nella seconda metà degli anni cinquanta in Belgio dal dr Paul Janssen (il fondatore della Janssen Pharmaceutica). 
Il successo dell’impresa portano ad una ridefinizione degli indirizzi strategici. In pochi anni viene sviluppata la produzione con l’acquisto dell’attuale sede in via Carnia e l’acquisizione di un’azienda chimica per la sintesi dei principi attivi per l’industria farmaceutica (che diverrà Lusochimica). 
Il cambiamento del mercato farmaceutico nei primi anni ottanta ed il bisogno di una maggiore specializzazione portano l’azienda ad entrare nel 1983 nel Gruppo Menarini. Lusofarmaco è impegnata principalmente nelle aree terapeutiche cardiovascolare, neuro-psichiatrica, reumatologica, ginecologica e antibioticoterapia. 

MalesciNel 1850, il dottore Pietro Malesci, un chimico-farmacista, apre a Firenze una “Drogheria e Farmacia”. Il figlio Carlo Malesci, sul solco della tradizione paterna, inaugura nel 1896, una “Officina Farmaceutica”, attigua alla vecchia bottega. In quegli anni, nell’officina fiorentina si svilupparono e approfondirono le tecniche per la produzione di preparati galenici e specialità medicinali, fra i quali, per esempio, la “Iperbiotina Malesci”, un tonico ricostituente che ebbe larga diffusione in Italia e America Latina. 
I successi raggiunti e la scelta di dedicarsi alla produzione di farmaci per la terapia delle malattie cardiovascolari portarono alla costruzione di una nuova sede nel quartiere fiorentino di Campo di Marte. Appena completata, fu distrutta dai bombardamenti del settembre 1943. In quegli anni, la produzione proseguì nei vecchi locali di Borgo SS Apostoli a Firenze. 
Nel 1946 avviene per opera dell’azienda fiorentina la prima registrazione di un preparato xantinico, l’aminofillina (associazione di teofillina con etilendiamina), destinato a diventare, con i suoi derivati, farmaco fondamentale per il trattamento delle crisi asmatiche e broncostruttive. 
Nel novembre del 1966 l’alluvione di Firenze non risparmia gli stabilimenti e i laboratori di ricerca Malesci, da alcuni anni trasferiti nei pressi della stazione di S. Maria Novella, non lontani dalle rive dell’Arno. Grazie al prodigarsi di tutti i lavoratori, dai dirigenti ai ricercatori, dagli impiegati agli operai, l’Azienda fu presto rimessa in condizione di continuare le sue attività. 
Nel 1978, Malesci si collega al Gruppo Menarini, che rappresenta il primo gruppo farmaceutico in Italia e uno dei più importanti a livello internazionale. Dagli anni ’80 Malesci arricchisce il proprio listino di molecole di elevato profilo scientifico, appartenenti alle classi farmacologiche più utilizzate in terapia, tra cui l’omeprazolo capostipite di una nuova classe di farmaci per il trattamento delle patologie acido correlate (gli inibitori della pompa-protonica). 
Nel 2002 Malesci raggiunge un altro importante traguardo in gastroenterologia, presentando alla classe medica l’esomeprazolo, il primo inibitore di pompa acida di seconda generazione. Coerentemente con la sua tradizione cardiologica, Malesci annovera tra i suoi prodotti farmaci antiipertensivi (olmesartan e quinapril) e diuretici (torasemide) per la prevenzione e il trattamento delle più diffuse patologie cardiovascolari. In particolare olmesartan, farmaco di più recente commercializzazione, appartiene all’innovativa classe dei sartani, antipertensivi dalle notevoli potenzialità terapeutiche. Tra le aree terapeutiche in cui Malesci è presente, l’antibioticoterapia riveste una notevole importanza grazie, soprattutto, a claritromicina. 

Teofillina: La teofillina venne estratta per la prima volta nel 1888 dal biologo tedesco Albrecht Kossel (premio Nobel per la medicina nel 1910 per le sue scoperte nella biologia cellulare, soprattutto proteine ed acidi nucleici). Il farmaco venne identificato chimicamente nel 1896 e sintetizzato da un altro scienziato tedesco, Wilhelm Traube. I primi usi clinici di questo derivato xantinico, antagonista dell’adenosina, nel trattamento dell’asma si hanno negli anni cinquanta del novecento


La Compagnia Oggi (2008) 

Il quartier generale della compagnia ha sede a Firenze. Nel 2007 il gruppo Menarini ha dichiarato un fatturato globale di circa 2,5 miliardi di Euro, di cui il 60% circa proveniente dal vendite all’Estero. La compagnia occupa attualmente quasi 12.500 dipendenti (30% circa in Italia e 70% all’Estero). Nel suo insieme, il Gruppo Menarini costituisce per vendite la prima azienda farmaceutica in Italia (diciannovesima in Europa e trentaseiesima nel Mondo). Il Gruppo Menarini è impegnato principalmente nelle aree terapeutiche

  • cardiovascolare,

  • antinfettiva,

  • analgesici-antinfiammatori,

  • oncologica,

  • gastroenterologia,

  • ginecologica,

  • anti-asmatica.

I farmaci etici principali con Marchio Menarini sono ACEDIUR (captopril + idroclortiazide, cioè ACE-inibitore + diuretico), ALIFLUSS (salmeterolo xinafoato + fluticasone propinato, un prodotto antiasmatico), CEFIXORAL (cefixima, antibiotico, una cefalosporina di terza generazione) COMBISARTAN (valsartan + idroclortiazide, farmaco antipertensivo costituito sartanico + il diuretico), CROMARONFERRO (gluconato ferroso, prodotto antianemico), DUEVA (etinelestradiolo + desogestrel, contraccettivo orale bifasico), FLUSPIRAL (fluticasone propinato, antiasmatico a base di cortisone), FOSIPRES (fosinopril, antipertensivo ACE-inibitore), LOBIVON (nebivololo, antipertensivo beta-bloccante), MACLADIN (claritromicina, antibiotico macrolide), PRAVASELECT (pravastatina sale sodico, ipocolesterolemizzante), RANIDIL (ranitidina, antiulcera H2-antagonista), SALMETEDIUR (salmeterolo xinafoato, antiasmatico beta-2-adrenergico a lunga durata d’azione, lanciato dalla Glaxo, ora GSK, nei primi anni novanta), SPASMOMEN (otinolio bromuro, spasmolitico), VALPRESSION (valsartan). 
I principali farmaci etici dei Laboratori Guidotti sono gli antidiabetici GLIBOMET (glibenclamide + metformina) e METFORAL (metformina), oltre a diversi antibiotici, antianemici, antiemicrania, antiosteoporotici e antivirali. 
I principali prodotti Malesci sono DESKETO (dexketoprofene trometamolo, un antidolorifico), DIOSMECTAL (diosmectite, un adsorbente intestinale), LUCEN (esomeprazolo, un antiulcera inibitore della pompa protonica), OLPRESS (olmesartan, sartanico antipertensivo), ORAXIM (acetossietilcefuroxima, antibatterico beta lattamico), QUINAZIL (quinapril, antipertensivo ACE-inibitore), VECLAM (claritromicina, antibiotico macrolide). 
I principali prodotti Lusofarmaco sono ALTIAZEM (diltiazem, farmaco calcio antagonista), BIFRIL (zofenopril, antipertensivo ACE-inibitore), CHIMONO (lomefloxacina, antibiotico del gruppo dei chinolonici), FLUOXEREN (fluoxetina, farmaco antidepressivo della classe degli inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina), FORMISTIN (cetirizina, un antistaminico), GUTRON (midodrina, un anti ipotensivo), MONOCINQUE (isosorbide-5-mononitrato, un antianginoso), PROZIN (clorpromazina), SERENASE (aloperidolo), ecc. 

Gli Stabilimenti

1) A Firenze è ubicato lo stabilimento storico del Gruppo Menarini, all’interno del quale sono state ideate e poi realizzate le prime formulazioni farmaceutiche della Società. Il processo di razionalizzazione dei siti produttivi ha portato lo stabilimento di Firenze a produrre soluzioni sterili (fiale e liofilizzati) per coprire le esigenze commerciali di tutto il gruppo; l’altra forma farmaceutica prodotta ed esportata in tutto il mondo sono i gel, in particolare con il marchio FASTUM. 
2) L’altro stabilimento ubicato nel territorio di Firenze è stato invece dedicato alla produzione di antibiotici betalattamici per il mercato europeo ed extraeuropeo. L’alta specificità della sua produzione lo rende un sito produttivo di importanza strategica per le esigenze del Gruppo Menarini. 
3) Lo stabilimento de L’Aquila, dotato delle più moderne tecnologie nella produzione di solidi orali (capsule, confetti e compresse) produce per il mercato italiano e per tutto il resto dell’Europa. 
4) Lo stabilimento di Barcellona è invece altamente specializzato nella produzione di solidi orali (sia in forma di capsule e compresse sia in forma di granulati contenuti in bustine) e di forme topiche per il mercato interno, la sua produzione è inoltre dedicata ai paesi dell’America Latina. 
5) Lo stabilimento situato a Berlino è entrato a far parte del Mondo Menarini all’inizio degli anni ’90, e ne rappresenta senza dubbio la realtà produttiva più significativa: si tratta infatti di un sito che occupa oltre 550 lavoratori ed ha una capacità produttiva di oltre 300 milioni di pezzi all’anno. Al suo interno vengono prodotti solidi e liquidi orali, supposte e preparazioni parenterali destinati in particolare ai mercati dell’Europa Centrale ed Orientale e dell’Asia. 
6) Il sito produttivo di Istanbul infine è caratterizzato da una gamma di prodotti molto ampia destinati alle esigenze del mercato interno e dell’area del Medio Oriente: vi si producono infatti tutte le forme farmaceutiche: solidi e liquidi orali, forme topiche, sia in gel che in crema, preparazioni parenterali e fiale sterili. 
7 e 8) L’apparato produttivo del Gruppo Menarini prevede inoltre due impianti di “chimica fine”, ubicati rispettivamente a Pisa ed a Lomagna (Lecco), dove vengono prodotti principi attivi per gli stabilimenti farmaceutici del Gruppo e per il mercato. I due Impianti sono stati approvati, per il loro elevato livello di qualità, dall’ente regolatorio statunitense. 

La Menarini Biotech è fornita di attrezzature per lo sviluppo e la produzione e di laboratori per l’analisi e la caratterizzazione di proteine. Il personale consta di esperti internazionali coinvolti nello sviluppo di Pomezia come centro biotecnologico di eccellenza. 

  • Il Settore Diagnostica si occupa dello sviluppo e produzione di sistemi per analisi laboratoristiche in vitro e “self-testing”. Nel 2006 il suo fatturato è stato di circa 270 milioni di euro, di cui circa il 7% è stato reinvestito in Ricerca e Sviluppo. Con il marchio Zenit vengono prodotti reagenti per la titolazione di autoanticorpi con i metodi IFA (immunofluorescenza) e ELISA (Enzyme-Linked Immunosorbent Assay). Un altro prodotto è GlucoDay, sistema di monitoraggio continuo della glicemia. Altri prodotti della A. Menarini Diagnostics sono analizzatori emoglobinici, sistemi per il controllo glicemico, sistemi di valutazione istologica, sistemi di analisi delle urine, ecc.


La R&D (2008) 

Nel 1978 Menarini contava su 11 addetti in Ricerca e Sviluppo, mentre attualmente sono 750. I programmi di ricerca, suddivisi nei centri di Firenze, Pomezia (RM), Lomagna (LC), Pisa, Barcellona e Berlino, riguardano principalmente le patologie cardiovascolari, l’oncologia e l’area dolore-infiammazione-asma con lo studio di antagonisti recettoriali. 
In particolare, il centro di Firenze (Menarini Ricerche SpA) di occupa di drug design, chimica, farmacologia, farmacologia e studi in fase pipeline I, II e III; 
il centro di Barcellona (Laboratorios Menarini Spa) si occupa di ricerca clinica in fase I-III;
il centro di Berlino (Berlin Chemie AG) tratta la caratterizzazione chimica, lo sviluppo farmaceutico e gli studi di ricerca clinica in fase I-III; 
il centro di Lomagna (Lusochimica SpA) si occupa dello sviluppo chimico fino alla scala pilota, di scale up per farmaci antitumorali; 
il centro di Pisa (Laboratori Guidotti SpA) si occupa di sviluppo chimico fino alla scala pilota, di scale up per farmaci antitumorali; 
e il centro di Pomezia si occupa di cinetica e metabolismo, tossicologia, drug design, chimica, biologia molecolare, farmacologia, Ingegneria cellulare e produzione di proteine ricombinati dal laboratorio alla scala industriale. 

Progetti di sviluppo farmacologico riguardano una serie di prodotti: 
1) Abagovomab: il farmaco ha ottenuto lo status di “Orphan Drug” da parte dell’Agenzia Regolatoria Europea e della Food and Drug Administration (FDA). Questo è un anticorpo che “mima” un antigene tumorale espresso in quantità elevata dal tumore ovarico (antigene CA 125). Abagovomab ha la potenzialità di prevenire o comunque ritardare la comparsa di recidive nelle pazienti che hanno risposto ad una prima linea di chemioterapia, attivando una risposta immunitaria specifica verso delle cellule tumorali. 
A dicembre 2006 ha avuto inizio lo studio clinico “cruciale” di Fase II/III denominato MIMOSA (Monoclonal Antibody Immunotherapy for Malignancies of the Ovary bySubcutaneous Abagovomab) con l’obiettivo di verificare l’efficacia e sicurezza della vaccinazione con Abagovomab nel prevenire o ritardare la ricomparsa del tumore maligno (carcinoma) ovarico. 
2) Amediplase (K2tu-PA): è un nuovo farmaco trombolitico ottenuto mediante la tecnologia del DNA ricombinante, che ha permesso di realizzare una proteina chimerica che coniuga parte dell’attivatore tissutale del plasminogeno (tPA) e parte dell’urochinasi a catena singola, due fattori profibrinolitici umani. Amediplase ha completato con successo la sperimentazione clinica di Fase II, ed è pronto per l’inizio della Fase III. 
3) Brivudin: è un farmaco nucleosidico ad azione anti-virale, più potente di aciclovir e penciclovir verso virus erpetici quali l’herpes varicella-zoster (VZV) e l’herpes simplex di tipo 1 (HSV-1). Menarini ha allo studio una formulazione oftalmica di brivudin per la terapia delle cheratiti erpetiche, che sono fra le cause più frequenti di gravi lesioni oculari nei paesi sviluppati. Il primo studio clinico di Fase I con il collirio a base di brivudin è previsto per la fine del 2007. 
4) Delimotecan (MEN 4901): è un profarmaco antitumorale composto da un nuovo derivato della camptotecina (in rosso, nella figura), coniugato ad un “carrier” polisaccaridico tramite un ponte peptidico. L’analogo camptotecinico, una volta idrolizzato dal complesso, agisce come un potente citotossico, in qualità di inibitore dell’enzima topoisomerasi I. Delimotecan viene considerato un candidato assai interessante per il trattamento del melanoma metastatico di stadio avanzato. E’ stato completato lo studio clinico di Fase I per determinare le caratteristiche di tollerabilità, sicurezza e cinetica di delimotecan (come infusione intravenosa). Lo studio ha anche dato promettenti indicazioni preliminari di efficacia. Delimotecan è adesso pronto ad entrare in uno studio di Fase II per la verifica di efficacia nel melanoma metastatico. 
5) Ibodutant (MEN 15596): è una molecola non peptidica, a basso peso molecolare, che agisce come antagonista potente e selettivo ai recettori NK2 delle tachichinine. In modelli preclinici, ibodutant è in grado di prevenire le alterazioni della motilità intestinale dovute all’attivazione dei recettori NK2, sia dopo somministrazione endovenosa che orale, e di ridurre in modo significativo l’ipersensibilità al dolore viscerale. Queste proprietà rendono ibodutant un promettente nuovo farmaco per la patologia gastrointestinale cronica nota come sindrome del colon irritabile (IBS). Attualmente MEN 15596 sta iniziando studi clinici di fase II per l’indicazione IBS. 
6) Nepadutant (MEN 11420): è un esapeptide biciclico glicosilato, ottenuto per sintesi totale ed eccezionalmente stabile al metabolismo. Nepadutant è dotato di attività antagonista potente e selettiva verso i recettori NK2 delle tachichinine, e di un ottimo profilo di tollerabilità e sicurezza. Nepadutant è in sviluppo come terapia endovenosa dell’ileo post operatorio (POI). Nepadutant ha completato gli studi regolatori di fase I per via endovenosa. 
7) Sabarubicina: è un’antraciclina (di terza generazione) disaccaride, inibitore della topoisomerasi II. Esso è un agente anticancro nel trattamento dei tumori solidi e un potente antitumorale nel microcitoma polmonare. Due trial clinici di fase I, coordinati dall’E.O.R.T.C. (European Organisation for Research and Treatment of Cancer), e sei studi di fase IIa per verificare l’efficacia terapeutica del composto su diversi tipi di tumori solidi (ovarico, del seno, della prostata, del polmone e sarcoma) sono stati completati. 


La Compagnia nel Mondo 

Le vendite del Gruppo interessano praticamente tutti i continenti del globo: in Europa, la compagnia ha una posizione rilevante nel mercato dell’Est; in Argentina è stata aperta una filiale nel 2001; in India Menarini ha creato una joint-venture nel 1995, mentre da poco sono stati lanciati i suoi primi prodotti in Cina. 


FONTI:
  • Articolo tratto dai siti MENARINIMalesciLusofarmacoGuidotti
  • Citazioni da Wikipedia: 1) Menarini 2) Theophylline 3) Albrecht Kossel 4) Aminophylline 
  • (#) “Storia delle Discipline Mediche” a cura di Damiano Rondelli; Gennaio 2001; HIPPOCRATES Edizioni Medico-Scientifiche S.r.l.; Introduzione al libro: Company Profile. 

Autore: Dott. Concetto De Luca (24/11/2008) 


 


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