I vincitori dei Lasker Awards 2019

I vincitori dei Lasker Awards 2019

Personalmente li aspetto da qualche anno più dei Nobel. So che vengono assegnati intorno alla metà di settembre e quest’anno mi sono fatto sorprendere di qualche giorno. I Lasker Awards, come molti di voi sapranno, sono la più grande onorificenza medica concessa negli USA. Spesso i vincitori di un Lasker Award vengono premiati dopo non molto tempo anche con il Nobel, tanto grande è l’importanza delle loro scoperte e/o invenzioni. Il premio è stato assegnato per la prima volta nel 1946, e nell’elenco dei vincitori figurano due soli italiani, Rita Levi-Montalcini ed il catanese Napoleone Ferrara (che ora ha preso la cittadinanza statunitense).
I vincitori di quest’anno sono stati comunicati il giorno 11 settembre.


i vincitori

Essi sono:

1) Lo statunitense Max Dale Cooper (nato nel 1933) ed il franco-australiano Jacques Francis Albert Pierre Miller (nato a Nizza nel 1931) per “la scoperta delle due distinte classi di linfociti, le cellule B e T” – un risultato monumentale che ha avviato il corso dell’immunologia moderna (nella categoria ‘Albert Lasker Basic Medical Research Award‘).

2) Lo statunitense H. Michael Shepard, l’oncologo statunitense Dennis Slamon (nato nel 1948) ed il tedesco Axel Ullrich (nato nel 1943) “per la loro invenzione di Herceptin“, il primo anticorpo monoclonale che blocca una proteina cancerogena e per il suo sviluppo come terapia salvavita nel cancro della mammella (nella categoria ‘Lasker~DeBakey Clinical Medical Research Award‘).

3) La GAVI Vaccine Alliance, una partnership di soggetti pubblici e privati che ha lo scopo di migliorare l’accesso all’immunizzazione per la popolazione umana nei paesi poveri (nella categoria ‘Lasker~Bloomberg Public Service Award‘).


una considerazione personale

L’anno scorso ho gioito molto per il riconoscimento dato alla sviluppo del propofol. Quest’anno devo dire che mi ha particolarmente emozionato il riconoscimento del grande lavoro di studio fatto sui linfociti negli anni sessanta.

In particolare, Miller ha mostrato che gli animali senza timo alla nascita sono incapaci di rigettare i tessuti estranei e di resistere a molte infezioni. Prima di Miller, il timo era ritenuto un organo vestigiario senza alcuna funzione.


vedi:

 

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