Descrizioni storiche di cuori pelosi, probabilmente da ascrivere a pericardite costrittiva

Descrizioni storiche di cuori pelosi, probabilmente da ascrivere a pericardite costrittiva

Cuore peloso

di Antonio Benivieni (1443-1502)

Iacopo assassino, posto giù dal patibolo a cui era appeso come già morto, sebbene tuttora vivesse, curato rinsanò. Ma siccome egli era uomo di cattivo e pravo talento, tornato di bel nuovo alle medesime scelleratezze per le quali avanti aveva meritato la morte, un’altra
volta fu preso ed impiccato. Onde meravigliati della costui malvagità, procurammo di aprire il suo cadavere, e gli trovammo il cuore per troppa caldezza da ogni lato peloso.

E questo appunto avvenne pure nel cuore di Aristomene greco, del quale si racconta che mettesse in fuga pugnando gli eserciti interi. Egli è dunque questo segno non solo di pravissimo animo com’anche talora di rara robustezza,


La pericardite costrittiva

Un cuore affetto da pericardite costrittiva (https://en.wikipedia.org/wiki/Constrictive_pericarditis#/media/File:Constrictive_pericarditis.jpg)

La pericardite costrittiva è anche conosciuta per le adesioni pericardiche o adesioni pericardiche croniche. Vaghi riferimenti si possono trovate nei primi scritti medici. La descrizione varia a seconda del background dell’osservatore e dei poteri dell’osservazione. Con il passare del tempo vennero impiegati termini come “colloso“, “calcificato” o “ossificato“. Una definizione usata in alcuni scritti fu “concretio cordis cum pericarditis”. Un’altra definizione interessante è “Cuori Villosi di Vecchi Eroi” che il dottor David H. Spodick usa nel titolo del suo articolo riguardante la storia medica del pericardio. Una delle caratteristiche più straordinarie della pericardite adesiva è l’aspetto villoso all’autopsia. Dal momento che la maggior parte delle osservazioni di questa anomalia, nei primi tempi, furono fatte in uomini che erano morti durante una battaglia, è facile immaginare che la villosità venisse paragonata all’aspetto del torace peloso di questi nobili guerrieri, che, morendo in battaglia, mostravano il loro valore ed eroismo. Spodick, nel suo articolo sulla storia medica del pericardio, recita in dettaglio descrizioni di questa relazione negli scritti di Valerio Massimo, Plinio e Omero riguardo ad un soldato greco. Dei tre racconti, quello di Plinio è probabilmente il più affascinante.


la descrizione di plinio il vecchio

La storia di Aristomene il Messeno è presentata, con maggiori dettagli, e nel contesto di una credenza già affermata sui cuori villosi degli eroi, da Plinio il Vecchio nella sua “Storia Naturale” pubblicata prima del 79 d.c.:

Si narra che certi uomini siano nati con cuori villosi, e che nessun altro avesse maggiore energia di Aristomene, il Messeno, che uccise trecento Lacedemoni. Ferito e catturato una volta, egli scappò attraverso un sotterraneo in una cava, seguendo lo stretto passaggio usato dalle volpi. Catturato una seconda volta, mentre le sue guardie dormivano, rotolò sul fuoco e bruciò i suoi lacci con (parte del) suo corpo.

Quando fu catturato una terza volta, i Lacedemoni gli strapparono il cuore mentre era ancora vivo, e scoprirono che aveva un cuore villoso.


vedi:
  • Di alcune ammirabili ed occulte cause di morbi e loro guarigioni. Libro di Antonio Benivieni fiorentino, volgarizzato e corredato di un elogio storico intorno alla vita e alle opere dell’Autore Per cura del Dottor Carlo Burci, professore di Anatomia Patologica nell’Arcispedale di S. M. Nuova di Firenze”, 1843, pag. 136 (caso LXXXIII)
  • The History of Cardiology“, 1994, di L. Acierno, cap. 7, pagg. 85-87.
  • Medical history of the pericardium: The hairy hearts of hoary heroes”, di David H. Spoddick, The American Journal of Cardiology, Volume 26, Issue 5, November 1970, Pages 447-454 (https://www.ajconline.org/article/0002-9149(70)90701-0/pdf)

 

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