BREVE STORIA DEL GCS
“La scala facilita le valutazioni tra unità generali e speciali in caso di recente danno cerebrale, ed è utile anche per definire la durata del coma prolungato”.
[Graham Teasdale & Bryan Jennett]
LA SCALA DEL GCS
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![](http://www.storiadellamedicina.net/wp-content/uploads/2020/11/GCS-Glasgow-Coma-Scale-201x300.jpg)
Gli urgentisti (dai rianimatori ai 118ttisti) conoscono bene questa questa sigla: GCS è l’acronimo di ‘Glasgow Coma Scale“.
La “scala del coma di Glasgow’, volgarmente tradotta in italiano, è un criterio clinico che serve a valutare lo stato di coscienza nel trauma, con riferimento alla capacità di apertura degli occhi, della risposta verbale e della risposta motoria. Essa si esprime in un punteggio che oscilla dal minimo di 3 (coma) al massimo di 15 (migliore risposta possibile).
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Nel 1972, Jennett, insieme al collega neurologo Fred Plum, aveva coniato il termine “stato vegetativo”.