I bizzarri pubblici esperimenti di Giovanni Aldini

I BIZZARRI ESPERIMENTI PUBBLICI DI GIOVANNI ALDINI CON IL GALVANISMO

 

Experiments with cadavers and severed heads (Essai théorique et expérimental sur le galvanisme) — 1804

Il grande Luigi Galvani (1737-1798) è ricordato principalmente per i suoi studi su quella che definì “elettricità animale”, e per i suoi esperimenti sulle rane: nel 1780, facendo passare una corrente elettrica attraverso i nervi di alcune rane sezionate, osservò contrazioni muscolari e movimenti delle gambe degli anfibi.
Suo nipote, Giovanni Aldini (1762-1834) portò le scoperte di Galvani ad uno ‘spettacolare’ traguardo ed ispirò la figura del barone Frankenstein creata dalla scrittrice Mary Shelley (1797-1851).
Annoiato di avere a che fare con le rane, Aldini decise di passare a qualcosa di più stimolante.

Cosa succederebbe, si chiese, se collegassimo all’elettricità il cadavere di un uomo?


il pioniere della ‘rianimazione dei cadaveri’

Experiments with living persons two bedridden (Essai théorique et expérimental sur le galvanisme) — 1804

Fu così che Aldini divenne il pioniere della rianimazione dei cadaveri. L’elettrificazione del corpo umano divenne il suo più grande show, che portò in giro per l’Europa, offrendo al pubblico un sensazionale – e agghiacciante – spettacolo.
La dimostrazione più celebre rimane quella svoltasi a Londra, al “Royal College of Surgeons“, il 17 gennaio 1803. L’assassino ventiseienne George Forster, impiccato per l’omicidio di moglie e figlio, appena staccato dalla forca fu portato nella sala del collegio. Aldini collegò i poli di una batteria rame-zinco da 120 volt a diverse parti del corpo di Forster: al volto innanzitutto, quindi alla bocca e alle orecchie. I muscoli della mascella ebbero uno spasmo e l’espressione dell’assassino divenne una smorfia di dolore. L’occhio sinistro si aprì, fissando sbarrato il suo torturatore. Aldini divenne l’onnipotente burattinaio di quella marionetta disarticolata: fece battere un braccio sul tavolo, inarcare la schiena, fece aprire i polmoni in un angosciato respiro.
Poi, il gran finale. Collegò un polo ad un orecchio, e infilò l’altro nel retto. Il cadavere cominciò una danza grottesca e terribile. Scrisse l’inviato del London Times:

“la mano destra si è alzata stringendo il pugno, le gambe e i fianchi hanno iniziato a muoversi. Agli spettatori non informati su quel che stava succedendo è davvero sembrato che il corpo di quel disgraziato fosse sul punto di riprendere vita”.


combinazione di respirazione artificiale con applicazione di corrente galvanica

Aldini favorì la combinazione della respirazione artificiale con “l’applicazione della corrente galvanica esternamente al diaframma, alla regione cardiaca e successivamente in altre zone dell’apparato muscolare”. Egli tratteggiò attentamente le differenze tra sincope ed apoplessia, ed indicò le caratteristiche del polso e della respirazione. Egli era anche consapevole del fatto che l’integrità respiratoria costituiva un elemento fondamentale nella rianimazione efficace.

“Nel caso di persone apparentemente annegate si dovrebbero insufflare immediatamente i polmoni ed applicare contemporaneamente la corrente galvanica. Tale stimolazione ha il potere di eccitare le contrazioni del cuore e spingere il sangue a scorrere nei polmoni. Questo secondo scopo può essere ottenuto solo quando i polmoni sono distesi e quando si è assistiti dal loro susseguente adattamento alle nostre azioni. Ogni contrazione del cuore, eccitato da un impulso eccessivo e da una sincronia impropria diminuisce il tempo vitale a disposizione. Dunque, shock moderati, incrementati in maniera cauta e graduale, e passati attraverso il torace in differenti direzioni, possono dare i maggiori benefici. Questi non diminuiscono quando il galvanismo è combinato alla respirazione artificiale in una maniera tale che l’azione dell’uno è in sincronia con l’azione dell’altra, senza interferenze …

Il successo che si attende dall’applicazione dell’elettricità, così come nel galvanismo, deve materialmente dipendere dalla modalità con cui viene applicata. In basa alla forza ed alla direzione della corrente elettrica si possono produrre effetti differenti e persino opposti.”

Notare come egli avesse posto l’accento sulla cauzione nella forza dello shock e su come gli incrementi della forza dovessero essere graduali.


PUBBLICI ESPERIMENTI

Le sue dimostrazioni pubbliche con gli animali morti e la sua inclinazione per il sensazionalismo lo condussero ad una fama non sempre buona. In un’occasione (16 Febbraio 1803), il London Morning Post descrisse come

“la testa di un bue, recentemente decapitato, mostrasse effetti incredibili; attraverso la lingua, che era fissata su un uncino, vennero applicati gli eccitatori, e nonostante la forza dell’assistente, questa venne retratta in modo tale che si staccò dall’uncino dopo essersi strappata; nello stesso tempo un forte rumore uscì dalla lingua, accompagnato da violente contorsioni di tutta la testa e degli occhi”.

Haggard cita un verso satirico che descrive questa dimostrazione fatta nello studio del Dr Pearson davanti a molti dignitari:

Decollò il toro: ecco la storiellina;

Come avesse con sé una ghigliottina.

Dopo (Satana quello forgiò invitto)

Cacciò un urlo, come fosse un muggito!

E questo mago veramente comico

Tra un poco si mostrerà in pubblico.

Si vanta di riuscire ad ogni costo

Ridar vita anche ad un maiale arrosto.

La forza di ‘sti arnesi di metallo

Può far rivivere anche il morto gallo.

Girando il mondo, ri-anima qui e lì

Pure gli impiccati dell’Old Bailey!

(ndt: Old Bailey = tribunale penale di Londra)


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