Tracheotomia nel croup difterico: la cannula di Krishaber

Tracheotomia nel croup difterico: la cannula di Krishaber

inserimento della cannula di Krishaber

Prima dell’avvento della vaccinazione la difterite ha fatto innumerevoli vittime soprattutto tra i bambini. Un testo della fine dell’ottocento parla di una mortalità attorno al 60-70%.
Il trattamento locale dell’angina difterica era fatto con ‘toccature‘ di nitrato di argento, di acido cloridrico e con l’eliminazione delle pseudomembrane per mezzo di pinze apposite. Come ultimo intervento, per evitare il soffocamento del paziente, si passava alla tracheotomia con l’applicazione della cannula di Krishaber. Questo strumento ha permesso di salvare molte vite e prende il nome dall’otorino ungherese naturalizzato francese Maurice Krishaber (3aprile 1836 – 10aprile 1883).


Maurice Krishaber

Nato in una famiglia ebrea ungherese, Mór Krishaber era figlio di Leonore e Guillaume Krishaber. Studiò Medicina all’Università di Vienna e all’Università di Praga e completò i suoi studi a Parigi nel 1859. Nel 1872 fu naturalizzato cittadino francese.

Ha dato il nome alla malattia di Krishaber, caratterizzata da una combinazione di tachicardia, vertigini e insonnia, nota anche come neuropatia cerebro-cardiaca e classificata da Freud come “nevrosi ossessiva”.


LA CANNULA DI KRISHABER

Strumenti per tracheotomia ed intubazione. Autori dell’opera: Jetter & Scheerer. “Ouvrage Nouveau catalogue général, section C, Oeil, oreille, nez, bouche, langue, pharynx, oesophage, estomac, amygdales, larynx, trachéotomie, intubation, dermatologie“; Edition Tuttlingen : s.n., 1932 (circa)

Le sue pubblicazioni, apparse a Parigi, erano chiaramente orientate verso la sfera ORL, che praticava. Pubblicò nel Dizionario delle Scienze Mediche: “Malattie della laringe” nel 1868, “Malattie dei cantanti” nel 1873; e numerosi scritti sui tumori laringei, tracheotomia e tireotomia: Rinoscopia (1875), Laringopatologia nelle prime fasi della sifilide (1876), Neuropatia cerebro-cardiaca (1873), Cancro laringeo (1880), ecc.

Maurice Krishaber perfezionò la cannula tracheale che porta il suo nome. La sua introduzione nella trachea è facilitata da un mandrino a punta smussata.

La cannula per tracheotomia di Krishaber è composta di tre parti: 1) una parte esterna costituita da un tubo cilindrico cavo piegato terminato superiormente da una piastra provvista di uncino mobile e due anelli triangolari per il passaggio di una corda; 2) una parte interna costituita da un tubo cilindrico cavo terminato ad una estremità da una piastrina forata con un orifizio e dotata di un intaglio; 3) un mandrino, un tubo cilindrico cavo la cui estremità distale è arrotondata e forata con un orifizio ovale.


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