Robin Coombs ed il test che prende il suo nome

Robin Coombs ed il test che prende il suo nome

  • Articolo del prof. Sergio Barocci

In questo articolo verranno presentati i dettagli di un metodo che è stato sviluppato per amplificare l’effetto delle agglutinine Rh deboli (o subliminali) e degli anticorpi “incompleti”, mediante l’azione, sulle cellule sensibilizzate, di un antiglobulina umana di siero di coniglio. Il test originariamente era inteso come strumento di ricerca; ma promette di essere di utilità pratica, poiché ha rilevato l’immunizzazione Rh in alcuni casi in cui i test abituali non sono riusciti a farlo.

ADDENDUM

Dopo la redazione di questo articolo è venuto a conoscenza degli autori un articolo di Moreschi (Zbl. Bakt. 46, 49). Moreschi nel 1908 registrò alcuni esperimenti sull’agglutinazione di globuli rossi di coniglio sensibilizzati con un siero immunitario anti-cellule di coniglio di capra (che di per sé era troppo debole per provocare agglutinazione), esponendo queste cellule lavate al siero di un coniglio immunizzato contro siero di capra.

R. Coombs, A. E. Mourant & R. R. Race (9 luglio, 1945).


ROBERT ROYSTON AMOS (ROBIN) COOMBS

Robert Royston Amos Coombs (9gennaio 1912 – 25gennaio 2006)

Robert Royston Amos Coombs, chiamato brevemente Robin, fu un immunologo britannico ricordato soprattutto per aver descritto il test dell’antiglobulina che porta il suo nome (test di Coombs), utilizzato per la rilevazioni di anticorpi anti-Rhesus nelle reazioni trasfusionali.

Robin Coombs nacque Londra il 9 gennaio del 1921 e dopo aver frequentato il Diocesan College di Città del Capo in Sudafrica ritornò nel Regno Unito, dove studiò Medicina Veterinaria all’Università di Edimburgo.

Dopo un periodo di alcuni mesi trascorsi al Centro di Ricerca Veterinaria, a Weybridge, nella contea del Surrey, a studiare la sierodiagnosi della morva, una malattia causata da Pfeifferela mallei, che produceva un’infezione potenzialmente fatale nei cavalli e nell’uomo, nel 1944 si recò a Cambridge, nel Dipartimento di Patologia, dove iniziò un dottorato che conseguì nel 1947.

Nel frattempo, ad inizio degli anni quaranta, il grande biochimico svedese Arne Wilhelm Kaurin Tiselius (Stoccolma, 10agosto 1902 – Uppsala, 29ottobre 1971) aveva scoperto l’importanza dell’elettroforesi nello studio degli anticorpi.


una vita a Cambridge

Robert Russell Race (28novembre 1907 – 15aprile 1984)

In questo Dipartimento, a Cambridge, Robin Coombs trascorrerà il resto della sua carriera e il resto della sua vita a Cambridge.

Presso il ‘Colloid Science Department” egli ebbe la possibilità di conoscere la tecnica dell’elettroforesi sotto il prof. A. E. Alexander, e contemporaneamente apprendere le basi della chimica.

Prima di terminare il suo dottorato pubblicò nel 1945 sulla rivista British Journal Experimental Pathology, insieme a Robert Russell Race ed Arthur Ernest Mourant, un test diventato poi noto come il “test di Coombs” che identificava gli anticorpi incompleti nell’anemia emolitica autoimmune e facente parte della procedura standard di cross-matching per prevenire le reazioni trasfusionali dovute a sangue incompatibile.
Questo test è risultato fondamentale anche nella diagnosi della malattia emolitica del neonato.

Race e Mourant stavano, in quel tempo, lavorando sul sistema dei gruppi sanguigni Rh scoperto di recente, la cui incompatibilità tra madre e feto dava origine ad una malattia, la MEN, (malattia emolitica del neonato).


Coombs, Race e Mourant

TEST DELLE ANTIGLOBULINE DIRETTO (DI COOMBS DIRETTO).

Entrambi si resero conto che la sierologia di questo nuovo gruppo ematico era atipica in quanto oltre all’anticorpo anti-D agglutinante, esisteva una variante, probabilmente di importanza clinica, nota come “anticorpo incompleto” o Rh bloccante.

Ciò condusse Coombs ad esperimenti congiunti sulla elettroforesi dei globuli rossi umani rivestiti con anticorpi agglutinanti Rh o anticorpi bloccanti e incompleti. I risultati dimostrarono che erano coerenti con l’anticorpo bloccante, il quale era anche una globulina. Diventò così urgente lo sviluppo di un test migliore, diverso dal “test di blocco“, per la misurazione di questi anticorpi incompleti.


SVILUPPO DI UN NUOVO TEST

TEST DELL’ANTIGLOBULINA INDIRETTO (DI COOMBS INDIRETTO).

Si narra che la brillante intuizione che lo condusse allo sviluppo del principio che stava alla base del test dell’antiglobulina avvenne su un treno in tempo di guerra mentre egli tornava una sera a Cambridge.
Coombs si rese subito conto che quando questi anticorpi incompleti reagivano con i globuli rossi, si rivestivano con immunoglobuline anti-Rh e che l’introduzione di una antiglobulina come un ulteriore anticorpo “ponte” diretto contro la frazione globulina del siero avrebbe poi agglutinato le cellule ematiche.

La successiva serie di esperimenti, compresi quelli che utilizzavano le cellule di neonati con malattia emolitica del neonato, ebbero un successo spettacolare e, le descrizioni chiave del suo metodo e della loro applicazione a varie malattie , apparvero sulla Rivista “The Lancet” nel 1946.


Il test dell’anti-globulina

Arthur Ernest Mourant (11aprile 1904 – 29agosto 1994).

Nel giro di pochi anni il “test dell’anti-globulina” o noto come “test di Coombs” diventò un “gold standard” nel rilevare gli anticorpi anti-Rh, adottato da tutti i laboratori di ematologia e dai servizi trasfusionali in tutto il mondo.

Questo strumento si è dimostrato da subito di fondamentale importanza nella diagnosi delle malattie emolitiche autoimmuni (MEA), nella malattia emolitica del neonato (MEN) e nel test di compatibilità del sangue, per garantire trasfusioni di sangue sicure e consentire la rilevazione di alcuni anticorpi contro i globuli rossi che non producono agglutinazione diretta dei globuli rossi.

Inoltre, il test di Coombs spianò, anche, la strada alla scoperta e alla spiegazione di molti altri sistemi di gruppi sanguigni definiti da anticorpi immunoglobuline G (IgG) incompleti.


British Society for Immunology

Carlo Moreschi (Cermenate, 28febbraio 1876 – Pavia, 24maggio 1921)

Poco dopo aver sviluppato il test, il gruppo scoprì che il principio del test era già stato proposto e confermato nella pratica da uno scienziato italiano, Carlo Moreschi, nel 1908. Fedele alla sua natura totalmente onesta, Coombs riconobbe sempre la priorità del lavoro di Moreschi, e quando fu a Roma nel 1953 tenne una conferenza di fronte all’Associazione Italiana dei Medici Analisti e Patologi dal titolo “Moreschi e alcuni recenti sviluppi nell’agglutinazione“.

A metà degli anni 1950 Coombs ed altri fondano la British Society for Immunology (BSI), di cui divenne il primo segretario generale, un incarico che manterrà per circa 10 anni. Da allora il BSI si rafforzò sempre di più grazie al suo lavoro pionieristico.
Nel 1963 insieme all’immunologo Philip George Houthem Gell (20ottobre 1914 – 3maggio 2001), Robin Coombs creò una classificazione delle reazioni allergiche pubblicata nel libro di testo “Clinical aspects of Immunology“, che diventò il principale libro di testo sull’immunologia clinica.


La classificazione di Gell e Coombs

Schema della classificazione dell’ipersensibilità, creata da Gell e Coombs.

Questa classificazione portò una certa chiarezza sul campo generale delle lesioni tissutali causate da reazioni di ipersensibilità, che fino ad allora erano confuse e tormentate da una terminologia non chiara.
Dal suo interesse per l’allergia e l’anafilassi nacque, poi, quello permanente per la morte neonatale in culla, avanzando la teoria che alcune delle sue morti erano causate da reazioni anafilattiche silenziose alle proteine del latte. A tal proposito produsse un modello nelle cavie dimostrando che gli aspetti postmortem dei polmoni delle cavie avevano qualche somiglianza con quelli osservati nelle morti umane in culla, ma questa sua teoria difficile da dimostrare non venne mai accettata.


morte neonatale in culla

Clinical Aspects of Immunology” – by P.G.H. Gell & R. R. A. Coombs. Seconda Edizione.

Nel 1966 venne nominato Quick Professor of Biology, continuando a lavorare all’ Università di Cambridge fino al 1988.

La scuola di Cambridge tra il 1960 e il 1970, sotto la guida di Coombs, riunì medici e scienziati provenienti da aree apparentemente non correlate tra loro come l’asma e l’allergia, la chirurgia dei trapianti, la reumatologia e l’autoimmunità, trovando un linguaggio comune per lo scambio di idee sui meccanismi delle malattie. Tutto questo lo fece diventare un insegnante ispiratore grazie al suo entusiasmo per la ricerca e per la sua gentilezza.

Robin Coombs morì il 25 gennaio del 2006.

Come riconoscimenti fu insignito nel 1967 della James Spence Gold Medal e della Royal College of Paediatrics and Child Health per lo sviluppo del suo test.


Il test di Coombs, in breve

Test di Coombs: schema.

Il test di Coombs può essere diretto o indiretto. Si tratta di un test di laboratorio che si utilizza per rilevare la presenza di anticorpi (autoanticorpi adesi alla superficie dei globuli rossi (test di Coombs diretto) oppure di anticorpi liberi nel siero (test di Coombs indiretto).

ll test diretto è utilizzato per accertare, cioè diagnosticare, malattie quali la mononucleosi infettiva, il lupus eritematoso sistemico (LES), l’artrite reumatoide, la sclerodermia e malattia emolitica del neonato (MEN) ma anche in individui con segni e disturbi (sintomi) riconducibili a un’anemia da trasfusione. Infine, viene anche prescritto nei casi di sospetta anemia emolitica farmaco-indotta che, in genere, si manifesta dopo l’assunzione di alcuni antibiotici.


Bibliografia essenziale:

Riferimenti ed immagini:

 

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