Quel fenomeno del dott. Raynaud

Quel fenomeno del dott. Raynaud

Auguste Gabriel Maurice Raynaud (Parigi 10agosto 1834 – Parigi 29giugno 1881)

Maurice Raynaud si laureò a Parigi nel 1862 con la tesi: “Sur l’asphyxie locale et la gangrène symétrique des extrémités, nella quale fissò i sintomi della malattia che da lui ha preso il nome.

Maurice Raynaud era figlio di Jacques-Auguste Raynaud, professore al Liceo Condorcet di Parigi , e Félicité-Marie Vernois, sorella del medico igienista Maxime Vernois (1809-1877). Nello stesso anno in cui si laureò in Medicina, divenne dottore in lettere con il suo libro “La médecine au temps de Molière“, ed il suo famoso articolo “Asclepiades de Bathynia” (dottore e filosofo).

Successivamente fu medico di clinica medica, come docente di malattie nervose e mentali oltre che che professore supplente di patologia interna all’Hôtel-Dieu de Paris. Nel 1866 ottenne il titolo di professore aggregato con la sua tesi “Des hyperhémies non phlegmasiques et De la révulsion“.


carriera

Manifestazioni cliniche del fenomeno di Raynaud.

Dalla fine degli anni sessanta in poi fu medico ospedaliero a Sainte Périne (1868), Saint-Antoine (1872), Lariboisière (1872) e La Charité (1880). Gli fu affidato nel 1870 il servizio di ambulanza della Società di Soccorso ed un corso sulle malattie dell’esercito.

Partecipò tre volte al concorso per ottenere la cattedra di “Storia della medicina e della chirurgia“, senza ottenerla. Ricevette la medaglia d’oro del per il suo lavoro durante l’epidemia di colera nel 1866, fu promosso ufficiale della Legione d’Onore nel 1871 e fu eletto all’Accademia di Medicina nel 1879. Divenne anche membro della Société d’Anatomie et della Société Médicale des Hôpitaux.

Morì prematuramente nel 1881 all’età di 46 anni per una malattia cardiaca di cui soffriva da diversi anni.


Morbo di Raynaud

Ecco come il dizionario della Treccani descriveva la malattia di Raynaud in un suo articolo del 1935 a firma di Piero Benedetti:

“Sotto il nome dell’autore che per primo ne descrisse il quadro, si designano due forme differenti fra loro per la gravità delle lesioni: asfissia locale e cancrena delle estremità. L’asfissia è dovuta a un disordine vasomotorio di origine nervosa, che compare sia nell’isterismo sia nel corso di affezioni organiche del sistema nervoso, oppure anche all’inizio della sclerodermia; può aversi isolatamente come neurosi vasomotoria indipendente da altri disturbi. L’asfissia consiste in un arresto della circolazione capillare che si verifica simmetricamente alle estremità delle dita; senza causa apparente o per la semplice esposizione al freddo, uno o più dita di una mano diventano pallide, fredde e prive di sensibilità (sincope locale, dito morto). Dopo pochi minuti o qualche ora, il circolo si ristabilisce riportando la pelle alla temperatura e al suo colorito normale.

Alla sincope possono associarsi, anche simultaneamente, nelle stesse o in altre dita, altri disturbi accessionali: allora la pelle diventa livida, violacea, oppure di un rosso acceso, mentre il malato avverte vivi dolori, bruciori, trafitture. Il ritorno allo stato normale s’accompagna a penosissime sensazioni di formicolio. In uno stadio più progredito dell’evoluzione morbosa, i fenomeni a carico delle dita si fanno permanenti; il colorito bluastro, il raffreddamento, i dolori si intensificano e le dita finiscono col diventare nerastre e presentano gravi alterazioni sotto forma di vescicole che rompendosi lasciano scoperte piccole ulcerazioni, oppure prendono un aspetto pergamenaceo (dito mummificato), mentre piccoli lembi di tessuto in mortificazione (escare) si isolano dalle parti sane per un processo di demarcazione infiammatoria, scoprendo ulcerazioni profonde che volgono a guarigione. …”


vedi:

 

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