Il dott. William Fergusson e la grande stagione della chirurgia in Scozia

IL DOTTOR. WILLIAM FERGUSSON E LA GRANDE STAGIONE DELLA CHIRURGIA IN SCOZIA: DAI FURTI DI CADAVERE ALLA CORREZIONE DI PALATOSCHISI

“Il gesto dell’ammiccare durante una delle sue operazioni di litotomia poteva comportare il non vedere alcuna operazione.”

[un detto ottocentesco riguardo al dott. Fergusson]


La formazione

William Fergusson, FRCS FRS FRSE (20marzo 1808 – 10febbraio 1877)

Dire che il dottor William Fergusson ha attraversato una stagione straordinaria della chirurgia nel posto giusto è dire poco.
Nato a Prestonpans il 20 marzo 1808, William Fergusson studiò a Lochmaben, nel Dumfriesshire, alla High School e all’Università di Edimburgo. Egli divenne allievo dell’anatomista Robert Knox (1791 – 1862), allora al culmine della sua reputazione, che lo nominò ‘dimostratore‘ nel 1828, quando la classe era composta da 504 studenti e le lezioni dovevano essere ripetute tre volte al giorno. Fergusson divenne anche lui rapidamente un abile anatomista e si dice che passasse spesso sedici ore al giorno nella sala di dissezione, e presto iniziò a tenere lezioni in associazione con Knox.

Lavorando con Knox in quel periodo, egli fu coinvolto nello scandalo del processo sugli omicidi praticati dai criminali Burke e Hare.


anatomia e criminalità ad edimburgo

La vignetta satirica del 1773 mostra alla sinistra una guardia mentre ferma un ladro (al centro dell’immagine) che ha con sè una cesta. All’interno di questa cesta vi è il cadavere di una donna che è stata trafugata da un cimitero. Il ladro indica il mandante del furto, l’uomo magro in fuga alla destra della vignetta. Costui è il grande anatomista scozzese William Hunter (1718-1783) che nasconde un cranio sfatto con il braccio sinistro e, nel trambusto dell’azione, perde un foglio con gli appunti delle sue lezioni con su scritto “Hunter’s Lectur[es]”. La caricatura si occupa del furto di corpi per la vendita di cadaveri ai chirurghi, che continuò in misura considerevole in questo periodo.  (BritishMuseum.org)
William Burke e William Hare, anche noti come gli “Assassini di West Port“, sono stati due serial killer che agirono ad Edimburgo dal novembre 1827 al 31 ottobre 1828. Agli inizi del XIX secolo, l’anatomia scozzese aveva avuto un grande progresso, ma il reperimento di cadaveri ai fini di studio era divenuto problema di non poco conto. In generale, le superstizioni popolane riguardo alle autopsie ostacolarono il reperimento di cadaveri, favorendone i furti (che venivano ironicamente chiamati “resurrezioni“). Le contromisure ai furti nei cimiteri si moltiplicarono, ed il passo tra il rubare cadaveri e l’omicidio fu breve. Dal loro particolare modo di uccidere le vittime deriva il termine “burking“, che significa soffocare e comprimere volutamente il petto di una vittima.

Uno dei loro clienti era proprio il dottor Robert Knox. Gli omicidi ed il processo a Burke ed Hare evidenziarono la crisi nello studio della Medicina, portando al passaggio successivo dell’Anatomy Act, che ampliò le vie legali per procurarsi cadaveri con lo scopo di eliminare tali comportamenti.


la carriera di fergusson

Tre paia di pinze per osso “Lion tooth“, progettate da Sir William Fergusson, chirurgo sergente della regina Vittoria.

Il processo non influenzò la carriera del dott. Fergusson: egli divenne membro dell’Edinburgh College nel 1829, fu eletto chirurgo al Royal Dispensary di Edimburgo nel 1831.
Fergusson sposò Helen Hamilton Ranken il 10 ottobre 1833, figlia ed erede di William Ranken, di Spittlehaugh, Peebleshire, ed il matrimonio agevolò da subito la sua attività lavorativa. Egli continuò con zelo nella sua professione e nel 1836, quando fu eletto chirurgo alla Royal Infirmary e membro della Royal Society of Edinburgh, condivideva con James Syme (1799-1870) la migliore pratica chirurgica in Scozia.
Nel 1840 Fergusson accettò la cattedra di Chirurgia al King’s College di Londra, il cui ospedale si trovava nei bassifondi cittadini. La sua fama portò al King’s College Hospital folle di studenti che volevano assistere alle sue operazioni. Il suo stile di vita non era però certamente quello di un poveraccio: egli viaggiava per la città su una carrozza color giallo senape guidata da due postiglioni, praticava diversi hobby ed era considerato un provetto falegname, violinista e pescatore.


l’avvento dell’era anestesiologica

“mouth-gag” di Fergusson.

Fergusson era famoso per la velocità con cui operava sui pazienti (rimosse una calcolo vescicale in 30 secondi) – un grande vantaggio nei giorni precedenti l’avvento degli anestetici. Fino alla metà del diciannovesimo secolo, la chirurgia generale consisteva in gran parte in amputazioni di arti malati o feriti ed in incursioni fulminanti su calcoli vescicali.
Con l’inizio dell’anestesia eterica nel 1846 divenne possibile tentare procedure chirurgiche volte a conservare o ricostruire parti malate. Il nome di Fergusson è legato alle operazioni sul labbro leporino (egli ha effettuato almeno 300 operazioni riuscite) e sul palatoschisi. Egli estese il principio della chirurgia “conservativa“, preservando parti del corpo che altrimenti sarebbero state amputate.


non solo un chirurgo pratico

Fergusson pubblicò articoli su interventi e casi chirurgici durante la sua carriera; scrisse “The Progress of Anatomy and Surgery in the Nineteenth Century” (1867) e” A System of Practical Surgery” (1842), che ha avuto diverse edizioni. Inventò e costruì i suoi strumenti, come “la pinza a dente di leone” per osso (come la mandibola), i coltelli ripiegati e le boccole da usare nelle operazioni di palatoschisi. Esempi di strumenti che ha usato o progettato sono conservati nelle collezioni del Museo Hunteriano. Fergusson possedeva diversi coltelli per litotomia: le sue iniziali sono scolpite nei manici.

Il famoso anatomista scozzese John Lizars (15maggio 1792 – 21maggio 1860) ha affermato di non aver visto nessuno, nemmeno Robert Liston, superare Fergusson in un’operazione difficile e critica.


un chirurgo previdente

Il suo biografo, Mr. Bettany, dice nel Dizionario di Biografia Nazionale:

“La sua abilità manipolatrice e meccanica è stata mostrata sia nella sua maniera di lavoro che nei nuovi strumenti che ha ideato. Il ‘forcipe bulldog’, la ‘mouth-gag’ e vari coltelli piegati per palatoschisi, attestano la sua ingegnosità. Un segno ancora più alto della sua abilità consisteva nella sua perfetta pianificazione di ogni dettaglio di un’operazione in anticipo; ogni possibile emergenza veniva prevista. Pertanto, quando un’operazione iniziava, egli procedeva con notevole velocità e silenzio fino alla fine, applicando lui stesso ogni benda e cerotto e lasciando, per quanto possibile, che non restasse alcuna traccia della sua operazione.”


un chirurgo veloce di mano

Fergusson fu celebrato come litotomista e litotrissista, e si diceva che ammiccare durante una delle sue operazioni di taglio per la pietra potesse comportare il non vedere alcuna operazione, così rapidamente il lavoro veniva svolto da quella mano. In un’occasione durante l’esecuzione di una litotomia la lama del coltello si staccò dall’impugnatura. Afferrò immediatamente la lama con le sue lunghe dita abili, finì l’operazione e disse silenziosamente alla classe: “Signori, dovreste essere pronti per qualsiasi emergenza“.


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