Farmaci che non si usano più: il castoreo

FARMACI CHE NO SI USANO PIU’: IL CASTOREO

“Se gli uteri causano del soffocamento, bisogna fare, sotto le narici, una fumigazione con tutte le sostanze odorose: asfalto, zolfo, stoppino di lucerna, olio di vitello marino, castoreo; e, alle parti genitali, una fumigazione aromatica.”

[Indicazione al trattamento dell’Isteria tratta dall’opera ippocraticaLa Natura delle Donne“]


il castoreo

Il castoreo è una sostanza giallognola prodotta dal castoro. Questo animale possiede delle ghiandole situate tra l’ano e l’organo sessuale; da queste ghiandole, sia le femmine che i maschi, secernono una sostanza oleosa di odore intenso.
Oggi il castoreo si utilizza nella tintura alcolica, dopo essere stato estratto dalle ghiandole triturate. Alcuni famosi profumi includono questa sostanza.
Negli Stati Uniti, il castoreo è stato approvato come additivo alimentare dalla Food and Drug Administration.
Il castoreo è anche utilizzato in piccole quantità per contribuire all’odore delle sigarette.

In farmacologia, fino al diciottesimo secolo era usato per curare alcuni disturbi tra i quali mal di testa e isteria. Gli Antichi Romani, inoltre, bruciavano questa sostanza convinti che i fumi prodotti aiutassero nell’aborto. Il medico svizzero Paracelso (1493-1541) pensava che si potesse usare in trattamenti contro l’epilessia.


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