Antonio Scarpa, un maestro dell’Arte

QUANDO GLI ITALIANI FACEVANO SCUOLA: antonio scarpa


Vi prego, signori, di ricordare che queste sono le opere di Scarpa, copiate. Copiate è vero, ma da un Maestro dell’Arte e da un grande disegnatore come era per competenza lo stesso Scarpa. E se vi fosse qualcuno che considerasse queste Tavole a basso costo come indegne di avere un posto nella propria biblioteca, chiedo a lui di riflettere che queste non sono state pubblicate come semplici compendi dell’arte, o per sfidare la semplice curiosità dell’amatore, ma piuttosto sono state create attraverso i Tavoli Settori delle Classi Anatomiche affinché lo studente di Anatomia e di Fisiologia possa avere innanzi a sè, per tutto il tempo, una rappresentazione esatta, direi, delle parti più importanti del Corpo Umano, sia che egli abbia eseguito personalmente le dissezioni o che abbia semplicemente ascoltato la descrizione ed osservato la dimostrazione del suo Maestro.


Queste parole sono tratte dalla Prefazione della terza edizione (pubblicata ad Edimburgo nel 1882) dell’opera anatomica dell’incisore Edward Mitchell copiata dalle “Tabulae Neurologicae” di Antonio Scarpa (1752-1832)

 


 

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