Un cranio con necrosi sifilitica

Un cranio con necrosi sifilitica

Siamo nel XIX secolo: questo cranio devastato, di una donna di 26 anni, mostra gli effetti della sifilide in fase avanzata. Le ossa del cranio, in particolare l’osso frontale, sono profondamente invase. Il vomere (che fa parte del setto nasale) viene parzialmente distrutto. I processi alveolari (le creste che tengono i denti) sono così colpiti che la maggior parte dei denti è stata persa prima della morte.
Generalmente, un caso così avanzato di sifilide richiedeva diversi decenni per svilupparsi; questa donna fu particolarmente sfortunata in quanto subì gravi danni in giovane età. Come scrisse Georges Dieulafoy in un libro di Medicina (1912):

“… quando vediamo la distruzione causata dalla sifilide sulla volta cranica, ci chiediamo come la vita possa compatibile con tali lesioni”.


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