Il mistero della morte di Lorenzo de’ Medici e del suo medico

IL MISTERO DELLA Morte di Lorenzo de’ Medici e del suo medico

Lorenzo il Magnifico (Firenze, 1º gennaio 1449 – Careggi, 8 aprile 1492)

Quasi tutti conoscono Lorenzo de’ Medici detto il Magnifico. Quasi nessuno conosce il dottor Pietro Leoni che del Magnifico fu medico nei suoi ultimi giorni di vita. Eppure nessuno conosce la causa della morte del Magnifico, mentre quasi tutti conoscono la causa della morte del dottor Leoni; la causa della morte del dottor Pietro Leoni fu la morte di Lorenzo de’ Medici.

Pietro Leoni (abbreviazione di Pierleone Leoni) era nato a Spoleto intorno al 1445. Di famiglia aristocratica, studiò probabilmente a Roma, e successivamente, già dottore in Arti e Medicina, fu chiamato ad insegnare a Padova, dove mantenne la cattedra fino alla morte, e a Pisa. Fu qui che ebbe modo di entrare in contatto con la cerchia di artisti e filosofi che gravitavano attorno a Lorenzo de Medici, a Firenze. Iniziò ad avere contatti e una fitta corrispondenza con Marsilio Ficino e Pico della Mirandola. Venne considerato dai suoi contemporanei uno dei più valenti uomini di scienza esistenti all’epoca. I più illustri personaggi e sovrani dell’epoca, come il duca di Calabria, il re di Napoli, Ludovico il Moro, forse anche il papa Innocenzo VIII, richiesero le sue cure, tanto che divenne il medico personale dello stesso Lorenzo de Medici.


al capezzale del Magnifico

La storia racconta che Lorenzo il Magnifico, che era sopravvissuto alla congiura dei Pazzi in cui aveva trovato la morte suo fratello Giuliano, avesse iniziato a subire un declino fisico già sulla soglia dei 40 anni, alla fine degli anni ottanta del quattrocento. Probabilmente anche lui, come il padre, era martoriato dalla gotta e non riuscì ad ottenere alcuna forma di sollievo nelle terme toscane. Certamente non gli giovavano tutte le prediche e gli anatemi che gli rivolgeva contro il Savonarola.

Ed ecco cosa raccontano gli Annali di Ser Francesco Mugnoni da Trevi:

 “Lorenzo se amalò, mandò per luj, et andò ad Fiorenza. Era quisto mastro Pierleone de tanta scientia de strologia, che predisse la morte sua essere infra quatro misi in sino ad mezo aprile 1492. Et andò mal voluntierj ad Fiereze del mese de jenaio 1492.

Tandem jonto ad Fiorenze trovò Lorenzo stare male: erano lì clarissimj medicj et valentj et excellentj: poj ce venne el medico del duca de Milano: et predisse mastro Pierleone la morte de Lorenzo. Ipso non prestò may et non se mestecù in alcuna medicina ne poti(one) sue  ma solo ipso in consulendo et predicendo.”

Il cronista forse vuol dire che il Leoni non s’ingerì affatto in ciò che riguardava l’assistenza sanitaria dell’infermo, limitando l’opera sua alla pura diagnosi della malattia ed a consultazioni astrologiche. E con ciò vuol, forse, velatamente intendere che niente ebbe a che vedere Pierleone con quelle strane pozioni a base di gemme e perle triturate somministrate da un altro medico, il Piacentino, le quali, attese le lesioni viscerali che tormentavano il paziente, servirono forse ad accelerarne il tracollo.

 


la morte del dottor leoni

Lorenzo il Magnifico morì il giorno 8 aprile 1492. Questa data è ricordata in tutti i libri di storia: era morto l’ago della bilancia della politica degli staterelli italiani. I libri di storia non ricordano il giorno 9 aprile 1492, il giorno in cui mori il dott. Pierleone Leoni. Proseguono gli Annali di Ser Francesco Mugnoni da Trevi:

Tandem venendo alla morte Lorenzo, Perino, figliolo del dicto Lorenzo, homo de poca prudentia, reputato homo bestiale et senza prudentia, ordinò che el dicto mastro Pierleone fosse morto. Lorenzo era in villa ad uno suo casale, et lì tucto dì stava mastro Pierleone. (…) Essendo morto Lorenzo, et lì insino alla sera stando mastro Perleone, volendo tornare luj allu solito loco, fo menato per uno Carlo o vero Alberto martellj ad uno suo casale, et lì fo strangulato dicto mastro Perleone, et buctato in uno pozo. Poj fo retracto et portato in Fierenze, et retenuto el suo corpo con guardia et veneratione assay. Et de tanto tradimento et iniusta morte se ne dolse tucta la ciptà, perché la bona memoria de Lorenzo amava quisto omo più che homo vivesse, et tucti li secretj soj sapiva, savio, sapientissimo et pieno de verità, bontà et integrità.”

Piero di Lorenzo de’ Medici, detto il Fatuo o lo Sfortunato (Firenze, 15 febbraio 1472 – Castelforte, 28 dicembre 1503) Domenico Ghirlandaio: “Piero di Lorenzo de’ Medici” tempera su pergamena, 1494 circa, Napoli, Biblioteca Nazionale

Quindi, il dottor Leoni sarebbe fatto uccidere e buttato in un pozzo da Pietro de’ Medici, il giorno dopo la morte del padre anche se qualcuno ipotizzò che si fosse suicidato per il dolore di non essere riuscito a curarlo. Ed ecco quanto racconta nella sua “Storia della Letteratura Italiana” l’abate Girolamo Tiraboschi:

 “Cavossi voce che egli vi si fosse gittato da se medesimo … ma si rinvenne … esservi gittato da altri, secondo dice il Cambi, da due famigliari di Lorenzo“.

Lo stesso testo riporta le affermazioni del Sanazzaro, il quale  “non nomina l’autore di questo misfatto. Ma è chiaro abbastanza ch’ei parla di Pietro de Medici, figliuol di Lorenzo“,

e di Allegretto Allegretti, storico senese contemporaneo di Pierleoni, che riporta:

Maestro Pier Leone da Spoleto, che lo medicava (si riferisce a Lorenzo) fu gittato in un pozzo, perché fu detto, che l’haveva avvelenato, nientedimeno si concludeva per molti non esser vero.


vedi:

 

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