Il dott. George Gregory, pioniere della CPAP del neonato

Il dott. George Gregory, pioniere della CPAP del neonato

In conclusione, la CPAP che utilizza una scatola di Gregory ha dimostrato di essere un metodo efficace e relativamente sicuro per il trattamento della RDS grave, soprattutto se utilizzato all’inizio del corso della malattia. L’apparato è economico e la tecnica facile da imparare e controllare. In molti casi elimina la necessità di un tubo endotracheale e, riducendo la necessità di un’elevata quantità di ossigeno ambientale, riduce il pericolo di tossicità da ossigeno.

[Peter M. Dunn, Università di Bristol]


UN SALVATORE DI NEONATI

George Gregory (27giugno 1934 – vivente)

Era una notte fonda nell’anno 1968 quando l’anestesista di turno del reparto di Terapia Intensiva guardò il neonato prematuro morente. Il neonato era in profonda difficoltà respiratoria con una PaO 2 di 30 mmHg.

Questo era un bambino che secondo tutti i (criteri) pubblicati in quel momento sarebbe dovuto morire“, dirà in seguito il dott. George Gregory. Ciò che Gregory fece in seguito, senza dubbio, non solo salvò la vita del bambino, ma trasformò anche la gestione della sindrome da distress respiratorio neonatale nei neonati prematuri.

Il bambino era in difficoltà respiratoria e i cardiologi pensavano fosse affetto da malattia cardiaca congenita e necessitasse di posizionamento di un catetere nel cuore. Ma il bambino non aveva malattie cardiache congenite. Il bambino respirava 150 volte al minuto, quindi intubai la sua trachea ed applicai una pressione espiratoria di 6-8 mmHg sul tubo usando una modifica Jackson-Rees del raccordo a T di Ayres. Nell’ora successiva, la PaO 2 è salita a circa 230 mmHg‘. Ricorderà Gregory.


il dott. George Gregory

Il dr. George Gregory pioniere della CPAP nel neonato, Professor Emeritus at the University of California, San Francisco.

Il dr. George Gregory è stato il primo nella storia della medicina ad utilizzare in un neonato con distress respiratorio (RDS), la pressione positiva continua alle vie aeree (CPAP) per supportare la ventilazione senza ricorrere al tubo endotracheale, quindi in modalità non invasiva (NIV), attraverso il posizionamento sulla testa di un box, chiamato poi in suo onore ‘Casco di Gregory‘. Gregory e colleghi di San Francisco hanno riferito di aver trattato, nel 1971, 20 bambini con sindrome da distress respiratorio grave (RDS) con pressione positiva continua delle vie aeree (CPAP).


LA SCATOLA DI GREGORY

La ‘Gregory Box’.

Un articolo pubblicato nel 1974, il dott. Peter Dunn (Department of Child Health, University of Bristol, Southmead Hospital, Bristol) racconta la sua esperienza con il casco di Gregory.

Nello studio di Gregory, la pressione fino a 12 mm Hg era stata erogata tramite tubo endotracheale a 18 neonati e tramite il casco di Gregory (la ‘Gregory box’) ai restanti 2. Sedici dei 20 neonati erano sopravvissuti, di cui 7 su 10 di peso inferiore a 1500 grammi alla nascita.

I cateteri ombelicali erano stati fatti passare fino a quando le loro punte avevano raggiunto rispettivamente la vena cava inferiore e l’aorta inferiore. Quindi, una soluzione di destrosio al 5% / fruttosio al 5% era stata infusa a una velocità di 3 ml/kg all’ora, aumentando a 4 ml/kg all’ora dopo 24 ore; l’alimentazione era stata introdotta raramente prima delle 49 ore.
La CPAP (scatola Gregory) veniva avviata, di solito a sei ore dalla nascita, quando i segni clinici e radiologici di RDS erano severi.


lo studio di dunn

Il dott. Gregory in diversi momenti della sua carriera medica.

Tra l’1ottobre 1971 ed il 31 dicembre 1972, 47 neonati con RDS furono ammessi al Southmead Hospital di Bristol da una popolazione di riferimento di circa 6000 neonati, un’incidenza di RDS dello 0,8%; 7 di questi (14,9%) morirono.


UN GRANDE DELLA NEONATALOGIA

L’autopsia, eseguita su 6 dei 7 neonati, aveva rivelato malattie da membrane ialine polmonari ed atelettasia in tutti, emorragia intraventricolare in 5, emorragia subaracnoidea in 2, displasia broncopolmonare in 1 e pneumotorace in 1. Dunque, concludeva l’articolo di Dunn, utilizzando il casco di Gregory, la mortalità nei casi dei neonati affetti da RDS si era ridotta dal 33% al 14.9%. Dunn concludeva che il successo del casco di Gregory era dato anche dal miglioramento impressionante delle condizioni cliniche dei piccoli pazienti sopravvissuti.

Gregory è anche ampiamente conosciuto per il suo autorevole libro di testo, “Gregory’s Pediatric Anesthesia“. Tuttavia, egli ha identificato il momento in cui ha salvato la vita di un bambino dalla sindrome da distress respiratorio idiopatico come il suo più grande successo.


Riferimenti:

 

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