Breve storia dell’emoglobina glicata

BREVE STORIA DELL’EMOGLOBINA GLICATA


cos’è l’emoglobina glicata

Nel normale arco di vita di 120 giorni dei globuli rossi, le molecole di glucosio reagiscono con l’emoglobina formando emoglobina glicata (HbA1c). In individui diabetici che hanno scarso controllo della glicemia, la quantità della emoglobina glicata che si forma è molto più elevata che nei soggetti sani o nei soggetti diabetici con un buon controllo glicemico ottenuto dalla terapia. Un aumento di emoglobina glicata all’interno dei globuli rossi, pertanto, riflette il livello medio di glucosio al quale l’emazia è stata esposta durante il suo ciclo vitale. Il dosaggio della emoglobina glicata fornisce valori indicativi dell’efficacia della terapia, monitorando la regolazione a lungo termine del glucosio sierico. Il livello di HbA1c è proporzionale alla concentrazione media del glucosio durante le quattro settimane – tre mesi precedenti.

breve storia

 
Il dr Anthony Cerami (nato il 3ottobre 1940), oltre che della applicazione diagnostica dell’emoglobina glicata, si è occupato delle lesioni causate dal TNF-alpha e dello studio dell’eritropoietina.

L’emoglobina A1c fu separata dalle altre forme di emoglobina dai ricercatori olandesi Huisman e Meyering nel 1958 mediante una colonna cromatografica. Venne caratterizzata per la prima volta come glicoproteina dagli scienziati del “Department of Biochemistry Albert Einstein College of Medicine” di New York, Bookchin e Gallop nel 1968.

Il suo aumento nel diabete fu descritto per la prima volta nel 1969 da Samuel Rahbar, Olga Blumfield e collaboratori del “Heredity Unit Department of Medicine and Biochemistry Albert Einstein College of Medicine New York“. La reazione che porta alla sua formazione fu caratterizzata da Bunn e i suoi collaboratori nel 1975.


il valore clinico della glicata

L’uso dell’emoglobina A1c per il monitoraggio del grado di controllo del metabolismo glucidico in pazienti diabetici fu proposto nel 1976 dai ricercatori statunitensi Anthony Cerami, Ronald Koenig e collaboratori [“Correlation of glucose regulation and hemoglobin AIc in diabetes mellitus“, in N. Engl. J. Med., vol. 295, nº 8, 1976, pp. 417–20].
Essi studiarono cinque pazienti diabetici ospedalizzati: al primo controllo essi avevano una glicemia media a digiuno di 343 mg/dL ed una HbA1c del 9,8%. Dopo aver praticato la terapia in maniera ottimale, la loro glicemia media a digiuno era passata a 84 mg/dL e la loro glicata al 5,8%. La concentrazione di emoglobina AIc mostrava dunque riflettere meglio la concentrazione media di zucchero nel sangue rispetto alle settimane o ai mesi precedenti.

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