Annette Smith Burgess, illustratrice oftalmologa
![](http://www.storiadellamedicina.net/wp-content/uploads/2018/07/Annette-Smith-Burgess-1899-1962-oftalmologa-illustratrice-227x300.jpg)
Annette Smith Burgess (1899 – 1agosto 1962), fu un’allieva del grande illustratore Max Brödel (1870-1941) presso la Johns Hopkins University di Baltimora al “Department of Art as Applied to Medicine“. Burgess studiò con Brödel per tre anni, a partire dal 1923, prima di diventare il primo illustratore oftalmico del “Johns Hopkins Wilmer Eye Institute“, posizione che ricoprì per i successivi 35 anni, fino al suo pensionamento nel 1961. A partire dal 1946 (e più ufficialmente nel 1948), ha assunto un ruolo aggiuntivo come istruttore al “Programma di Arte applicata alla Medicina“.
Nel 1934, William Holland Wilmer (1863-1936) pubblicò il suo “Atlas Fundus Oculi“, illustrato con cento tavole a colori, tutte riprodotte da dipinti di Burgess.
l’atlante di Wilmer
![](http://www.storiadellamedicina.net/wp-content/uploads/2018/07/Atlas-Fondus-Oculis-1934-di-W.-H.-Wielmer-papilloretinite-tossica-298x300.jpg)
Queste litografie dai colori intensi richiesero un bel pò “di lavoro da fare”. Come Wilmer afferma nella sua prefazione all’atlante, “La stampa accurata dei disegni del fondo a colori è un’impresa molto laboriosa e costosa“.
Burgess era più che qualificata per affrontare questa sfida. Per realizzare i suoi dipinti divenne una persona esperta dell’oftalmoscopio e della lampada a fessura. Questo meticoloso lavoro aumentò il valore delle illustrazioni per i lettori dell’Atlante, poiché il loro livello di accuratezza era straordinario, rendendo l’esperienza di guardare le illustrazioni molto vicino a quella di guardare attraverso un oftalmoscopio stesso. Alcune delle descrizioni di Wilmer includono anche dettagliate illustrazioni di particolari caratteristiche che egli desiderava evidenziare; anche questi erano disegnati dalla Burgess.
la collaborazione con il dr Woods
Burgess collaborò anche con il dr Alan C. Woods (1889-1963), fornendo le illustrazioni per “Endogenous Uveitis” ((1956) ed “Endogenous Inflammations of the Uveal Tract” (1961), sebbene in entrambi i volumi i suoi dipinti fossero riprodotti usando processi fotografici piuttosto che litografici e ridotti in dimensioni.
riferimenti:
- https://
nyamcenterforhistory.org/ 2017/03/21/ annette-smith-burgess-ophth almological-illustrator - https://en.wikipedia.org/wiki/Max_Br%C3%B6del
- https://www.findagrave.com/memorial/103083067/william-holland-wilmer
- https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/10941594
- https://link.springer.com/article/10.1023/A:1002149124172