Un cuore artificiale: il “Jarvik 2000” ed il FIVAD

Un cuore artificiale: il “Jarvik 2000” ED IL FIVAD

Il suo nome è “Jarvik 2000” ed è una cosiddetta “axial rotatory blood pump” (pompa ematica rotatoria assiale), che tra i supporti circolatori meccanici è uno di quelli più adatti alla miniaturizzazione e all’impianto endovascolare.
Questo dispositivo alimentato elettricamente, fornisce un continuo flusso assiale dal ventricolo sinistro all’aorta toracica discendente.
Il cuore artificiale è senza ombra di dubbio il successo più importante ottenuto dalla bioingegneria.
Il device nasce nel 1982, con il modello “Jarvik 7” – dal nome di uno dei suoi inventori, l’ingegnere statunitense Robert Jarvik – un dispositivo che sostituiva la pompa cardiaca ma che veniva alimentato da un generatore delle dimensioni di una lavatrice.


DAL JARVIK 7 AL JARVIK 2000

Robert Jarvik (nato nel 1946, a sinistra) e William DeVries (nato nel 1943, a destra) con il modello di cuore artificiale Jarvik-7.

Esso fu impiantato per la prima volta, dal cardiochirurgo William DeVries, su Barney Clark, un dentista di Seattle, che dopo l’intervento chirurgico riuscì a sopravvivere per 112 giorni, senza però poter mai lasciare l’ospedale dov’era ricoverato.
Negli ultimi anni ci si è concentrati prevalentemente sui modelli LVADs (Left Ventricular Assist Device), organi che non sostituiscono per intero il cuore originale, che quindi non viene rimosso, ma lo aiutano nella sua funzione venendo in soccorso soprattutto al ventricolo sinistro, che è la parte del cuore che svolge il lavoro di entità maggiore – in quanto deve pompare il sangue verso tutti i distretti della grande circolazione – e che rimane più spesso danneggiata nelle malattie cardiache.


APPROVAZIONE DELLO JARVIK 2000

schema di funzionamento dello Jarvik 2000 con filo. https://www.researchgate.net/figure/a-Jarvik-2000-implanted-in-the-ventricle-4b-components-of-Jarvik-2000_fig1_238713840

Il 27 febbraio 2012 la “Jarvik Heart Inc.” ha annunciato l’approvazione condizionata da parte della FDA (U.S. Food and Drug Administration) per il suo trial sulla valutazione del cuore artificiale Jarvik 2000.
L’uso del device intendeva studiare il suo supporto a lungo termine nei pazienti affetti da insufficienza cardiaca in stadio terminale, che non sono candidati a trapianto cardiaco. L’approvazione consentiva a 50 centri medici di partecipare allo studio. Ogni centro medico poteva iniziare ad arruolare i pazienti immediatamente dopo l’approvazione da parte del loro comitato di revisione istituzionale. Negli anni c’è stato un continuo progresso di questa tecnologia.

Per la prima volta al mondo, nel dicembre 2018, al “National Research Cardiac Surgery Center” di Astana (Kazakistan) a due pazienti affetti da insufficienza cardiaca terminale è stato impiantato il primo sistema di assistenza ventricolare sinistra con alimentazione senza fili.

A questo progresso ha contribuito anche il nostro paese con il professor Massimo Massetti, ordinario di Cardiochirurgia all’Università Cattolica e direttore dell’Area Cardiovascolare della “Fondazione Policlinico Universitario A. Gemelli IRCCS“, insieme ai colleghi professor Yury Pya di Astana in Kazakistan e professor Ivan Netuka di Praga.


JARVIK 2000 WIRELESS

Gli interventi sono stati eseguiti nell’ambito del progetto “FIVADFully implanted Ventricular Assist Device” (dispositivo di assistenza meccanica completamente impiantabile) condotto con un gruppo di ricercatori internazionali e i cui primi risultati sono appena stati pubblicati sulla rivista americana “Journal of Heart and Lung Transplantation”. I primi due casi, due uomini di 51 e 24 anni, sono stati descritti nell’articolo. Il device utilizzato è un sistema di assistenza ventricolare sinistra costituito da una mini-turbina a flusso continuo che sostiene la circolazione del sangue con un flusso fino a 8,5 litri al minuto. Scopo principale del device senza fili è quello di evitare le complicanze principali dei device con i fili, che sono rappresentate dalle numerose e pericolose infezioni.


Componentistica di FIVAD

Il primo paziente al mondo cui è stato impiantato FIVAD si chiama Ismail Tursunov ed ha 52 anni. https://www.youtube.com/watch?v=zYldqea-6V8

FIVAD è il primo LVAD al mondo con alimentazione ibrida, wireless e backup via cavo in cui avviene un trasferimento di energia dalla cintura esterna alla bobina interna attraverso correnti induttive. Esso è costituito pertanto da componenti interne ed esterne.

Componenti interne: 1) “Sistema LVAD Jarvik 2000” con connettore retroauricolare come sistema di alimentazione di backup via cavo; 2) Bobina interna; 3) Controllore interno e Batteria.

Componenti esterne: 1) cintura per la ricarica wireless; 2) controllore esterno; 3) batteria esterna; 4) orologio.


vedi:

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *