I vincitori del Premio Nobel per la Medicina e la Fisiologia 2025
- Articolo del prof. Sergio Barocci (Università della terza età – UNITRE Genova e UNIGE Senior)
I VINCITORI

Mary E. Brunkow, Fred Ramsdell e Shimon Sakaguchi sono stati insigniti del Premio Nobel per la Medicina del 2025 per le loro scoperte sulla “tolleranza immunitaria periferica” che impedisce al sistema immunitario di danneggiare il corpo.
La tolleranza immunitaria periferica è definita come uno dei meccanismi più importanti che aiutano il sistema immunitario a mantenere l’equilibrio impedendogli di attaccare i propri tessuti.
Mary Brunkow è una biologa molecolare, nata nel 1961. Si è laureata in biologia nel 1991 presso l’Università di Princeton, nello stato del New Jersey. Attualmente ricopre il ruolo di Senior Program Manager all’Institute for Systems Biology, di Seattle (USA).
UNA DONNA E DUE UOMINI

Fred Ramsdell è un immunologo, nato nel 1960 a Elmhurst nell’Illinois. Si è laureato in biologia nel 1983 presso l’Università della California, San Diego mentre nel 1987 ha conseguito il dottorato di ricerca in immunologia presso l’Università della California, Los Angeles.
Successivamente, al National Institutes of Health (NIH) ed in seguito in diverse aziende biotech (Zymo Genetics, Novo Nordisk e Tyr Pharma) nell’area della città di Seattle, ha ricoperto il ruolo di dirigente senior. Dal 2016 è direttore della ricerca presso il Parker Institute for Cancer Immunotherapy di San Francisco.
Ahimon Sakaguchi è nato in Giappone nel 1951. Ha conseguito il dottorato in Medicina nel 1976 e un dottorato in immunologia, entrambi presso l’Università di Kyoto nel 1983.
TRA GLI STATI UNITI ED IL GIAPPONE

Successivamente, ha lavorato alla Johns Hopkins University di Baltimora nello stato del Maryland, all’Università di Stanford, Palo Alto, California e poi come professore associato presso il Dipartimento di Immunologia dello Scripps Research Institute a La Jolla (California). Nel 1991 ritorna in Giappone diventando capo del Dipartimento di Immunopatologia al Tokyo Metropolitan Institute of Gerontology. Dal 1998 al 2011, è direttore dell’Institute for Frontier Medical Sciences dell’Università di Kyoto. Attualmente è professore presso l’Università di Osaka.
Mary Brunkow e Fred Ramsdell hanno fatto scoperte decisive sulla genesi delle malattie autoimmuni.
STUDIANDO MALATTIE AUTOIMMUNI

Nel 2001, entrambi spiegarono per la prima volta perché uno specifico ceppo di topi – definiti “scurfy“, squamosi, fosse particolarmente vulnerabile alle malattie autoimmuni. Questa varietà di topi presentava, infatti, una mutazione in un gene (denominato “Foxp3“). Mutazioni di questo gene, nell’equivalente umano, causano l’IPEX, una rara e grave malattia genetica autoimmune legata al cromosoma X, che colpisce soprattutto i bambini maschi, causando disfunzione immunitaria, problemi endocrini ed enteropatia.
Shimon Sakaguchi ha scoperto nel 1995, invece, una nuova classe di cellule T, le cellule T regolatorie e la descrizione del loro ruolo nel sistema immunitario, attraverso una fondamentale intuizione.
All’epoca, molti ricercatori erano convinti che la tolleranza immunitaria si sviluppasse solo a causa dell’eliminazione di cellule immunitarie potenzialmente dannose nel timo, attraverso un processo chiamato tolleranza centrale.
UNA NUOVA CLASSE DI CELLULE T REGOLATRICI

Egli, invece, dimostrò che il sistema immunitario è, in realtà, molto più complesso, scoprendo, infatti, una classe di cellule immunitarie, le cellule T regolatrici (Tregs), in precedenza non conosciuta, in grado di proteggere l’organismo dalle malattie autoimmuni.
Nel 2003, due anni dopo la scoperta di Brunkow e Ramsdell, Sakaguchi riuscì a collegare i vari tasselli, dimostrando che il gene Foxp3 controlla lo sviluppo delle cellule T regolatrici ma che questo gene può anche monitorare altre cellule immunitarie ed assicurare che il nostro sistema immunitario tolleri i nostri stessi tessuti.
NUOVI TRATTAMENTI

Messe insieme, queste scoperte hanno permesso di aprire la strada allo sviluppo di nuovi trattamenti contro il cancro e le malattie autoimmuni ma potrebbero, anche, migliorare la scienza dei trapianti, per proteggerli da attacchi immunitari.
Bibliografia e Riferimenti:
- Brunkow, M. E. et al. 2001 “Disruption of a new forkhead/winged-helix protein, scurfin, results in the fatal lymphoproliferative disorder of the scurfy mouse“. Nature Genetics. 27 (1): 68–73.
- Sakaguchi S et al. 2008 “Regulatory T cells and immune tolerance“ Cell. May 30;133(5):775-8
- Ramsdell, F. ∙ Ziegler, S.F. 2014 “FOXP3 and scurfy: how it all began” Nat. Rev. Immunol. 14:343-349
- Meyer, E.H. et al. 2019 “Transplantation of donor grafts with defined ratio of conventional and regulatory T cells in HLA-matched recipients” JCI Insight. 4, e127244
- Sakaguchi, S. et al. 2020 “Regulatory T cells and human disease“ Annu. Rev. Immunol.; 38:541-566
- Ichiyama K et al. 2024 “Transcription factor Ikzf1 associates with Foxp3 to repress gene expression in Treg cells and limit autoimmunity and anti-tumor immunity “.Immunity. Sep 10;57(9):2043-2060
Le figure sono tratte da Bittner S. in “Trends in Immunology” June 2023, Vol. 44, No. 6 e dal sito www.nobelprize.com
Che bello leggere di Shimon Sakaguchi! Ma chi poteva immaginare che scoprire le cattive cellule T regolatrici fosse così complicato? Forse dovremmo dare una lezione anche ai topi sullimmunità! E poi i riferimenti bibliografici… sembra un puzzle medico da risolvere! Brava Sakaguchi, ma ora tocca trovare un modo per spiegare a mio nonno perché non mangia le cipolle (forse sono un po autoimmuni!). 😄quay random
Eccellente articolo, un viaggio nella complessità meravigliosa del nostro sistema immunitario! Brava la redazione per aver spiegato, con quella scintilla di genialità che cè ovunque, la scoperta delle cellule T regolatrici. Difendere i nostri tessuti dallo scontro interno sembra unimpresa da film di fantascienza, ma Sakaguchi lo ha reso realtà. Ottimo modo per capire perché, a volte, sento il mio sistema immunitario più arrabbiato che il governo! 😉 La parte sui trattamenti per il cancro e i trapianti è un ottimo prospettivo: speriamo che le nuove armi siano più efficaci della mia dieta immunitaria!
Eccellente pezzo! Il prof. Barocci dimostra che anche nel 2025 la fisiologia rimane un campo affascinante. Sembra quasi che Sakaguchi avesse un intuizione migliore di molti altri! 😄 La scoperta dei Tregs è un vero spasso, ma mi chiedevo se ora tutti i topi esperimentali stiano diventando dei super-riparati e si rifiutino di ammettere di avere la gola secca. La lista delle malattie trattabili è impressionante, ma cè chiaramente chi ha bisogno di un trapianto di tolleranza immunitaria per affrontare lennesima discussione con il vicino!football.bros
Bravo prof. Barocci per aver trattato questo argomento così accessibile! Leggere di Tregs e Foxp3 mi fa pensare che i nostri geni di trascrizione sono veri polivalenti, come i cattivi professori che sanno fare tutto tranne che insegnare bene! 😄 La scoperta dei Tregs sembra la chiave per capire perché a volte sembriamo tutti un po autoimmuni, forse anche a causa di una dieta troppo sintetica. E la parte sui trapianti mi fa sperare di poter finalmente ricevere il dono di un pollice di ottima qualità da un amico! In attesa di questi progressi, chiudo gli occhi e credo di avere la gola secca, forse è un sintomo di tolleranza immunitaria eccessiva! 😉deltarune prophecy